A Rose il primo caso di Trichinella in Calabria
IL COMUNE di Rose, con un post sulla pagina Facebook del Comune porta a conoscenza della cittadinanza il “rinvenimento, da parte del Servizio Veterinario – Area Igiene degli Alimenti di Origine Animale – dell’Asp di Cosenza, di larve di trichinella nelle carni di un cinghiale, abbattuto a caccia nel territorio del nostro Comune”. Si tratta del primo caso su numerosissimi campioni analizzati, “pertanto ancora non si possono fare previsioni sulla portata della diffusione del fenomeno ma é doveroso prestare la massima attenzione nel rispetto della normativa sul consumo
delle carni di cinghiali”. La comunicazione arriva dall’Istituto Zooprofilattico di Cosenza diretta dal dottor Ugo Cavalcanti. In Calabria, si legge in una nota, “è il primo caso nel cinghiale e l’episodio crea preoccupazione trattandosi di malattia trasmissibile dall’animali all’uomo veicolata con carni non controllate consumate poco cotte o con salumi con queste preparate”. La malattia, comunque, non è trasmissibile da uomo a uomo. In provincia di Cosenza la Trichinosi nei selvatici è stata “riscontrata nel lupo e nel 1987 nelle volpi”. L’aver riscontrato la Trichinella oggi nel cinghiale, mette in guardia e “conferma la pericolosa permanenza del serbatoio silvestre del parassita e la necessità di mantenere alta la guardia sul rischio di trasmissione all’uomo e ai suini, in particolare a quelli allevati allo stato brado e negli allevamenti rurali”. Resta quindi obbligatorio l’esame “trichinoscopico “ delle carni dei cinghiali e dei suini. La Trichinella, come da definizione, è un verme cilindrico, visibile solo al microscopio e vive nell’intestino. La notizia, naturalmente, mette in allarme i cacciatori ed i consumatori di carne di cinghiale ai quali si raccomanda di non consumare le carni se prima non sono state analizzate dai veterinari. Il cinghiale, in questo periodo, resta un problema sia per il proliferarsi e quindi per la pericolosità che assume, trovandolo ormai a passeggio nei centri abitanti ed ora anche per il consumo delle sue carni.
(Rino Giovinco)
Fonte: Parola di Vita