Il consigliere regionale Simona Loizzo visiterà il “Santa Barbara”. Intanto sono state dismesse le sale operatorie
L’AUMENTO dei contagi sul territorio, quello dei ricoveri in terapia intensiva, la condizione di “Zona Gialla”, hanno rilanciato l’allarme circa la recrudescenza del pericolo derivante dal contagio da Covid-19 sulla salute dei cittadini e sulla stessa tenuta delle sedi sanitarie in rapporto alla domanda emergenziale. Si parla per questo di un possibile potenziamento di posti letto in alcune strutture nosocomiali minori, in particolare all’interno nel “Santa Barbara”, plesso, quest’ultimo, ricadente nell’Azienda ospedaliera di Cosenza le cui funzioni (a dispetto di quelle dell’Annunziata e del Mariano Santo) non sono state ancora definite nella sempre “incerta” programmazione aziendale. Individuato in precedenza come “ospedale Covid” quello di Rogliano, ricordiamo, come altri piccoli nosocomi calabresi è al centro di un dibattito sul riordino specifico a cui, prima o poi, la nuova gestione commissariale presieduta dal governatore Roberto Occhiuto dovrà dare indicazioni precise rispetto al passato. Intanto in via Sturzo lunedì prossimo è attesa la visita del consigliere regionale Simona Loizzo. Da quanto si è saputo, infatti, l’arrivo dell’esponente leghista è legato ad un tour programmato all’interno delle strutture sanitarie della provincia di Cosenza al fine di conoscerne le problematiche e definirle nel nuovo Piano Operativo della Sanità calabrese. Sono anni, tuttavia, che l’ospedale del Savuto è al centro di un processo di depauperamento (e interruzione di attività) che lo ha portato ai minimi storici dopo circa mezzo secolo di “buona Sanità” erogata. L’ultima criticità è legata alla dismissione delle sale operatorie (nella foto) a cui, purtroppo, si aggiunge la chiusura di laboratori, il persistere di spazi inutilizzati e la carenza di personale.
Gaspare Stumpo
Un ulteriore focus sull’ospedale di Rogliano sarà pubblicato giovedì’ prossimo sul settimanale “Parola di Vita”.