Sanità, migliorare le infrastrutture attraverso il Pnrr. I fondi per il Savuto *

di Gaspare STUMPO *

IN CALABRIA ci sono 326 Comuni classificati di area interna distribuiti in quattro zone (Sila-Presila, Reventino-Savuto, Ionico-Serre, Grecanica) con una popolazione pari a 95.405 abitanti. Si tratta di territori particolarmente difficili dal punto di vista orografico, con un impianto viario vetusto, condizioni socio-economiche altrettanto carenti e un sistema di governance complicato e spesso inefficace rispetto alla stesura di programmi sulla innovazione e lo sviluppo. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha previsto circa 400 milioni di euro, nello specifico somme destinate a progetti per il rafforzamento dell’offerta assistenziale, con interventi destinati al miglioramento infrastrutturale ma anche tecnologico e digitale. Tra questi 9 ospedali di Comunità, 22 case della Comunità e 7 centrali operative territoriali (Cot). Del resto, il bisogno di salute nei comprensori di montagna (o periferici) rappresenta una delle problematiche storiche, soprattutto nel Mezzogiorno. Ancora una volta, infatti, la mappa sulla desertificazione sanitaria realizzata da Cittadinanza Attiva nell’ambito di “Ahead” (Action for Healt and Equity Addrfessing medical Deserts), ha posto l’accento sulle diseguaglianze fra territori rapportate all’accesso a servizi medici e sulle conseguenze legate alla qualità della vita delle popolazioni. Allo stesso modo, nella sua relazione scientifica, Cittadinanza Attiva ha evidenziato come le località interne, nonostante risultino caratterizzate dalla insufficienza di servizi (Scuola, Sanità, Mobilità) e dall’indebolimento demografico, costituiscono “una parte peculiare e viva del nostro Paese”. Ecco perché l’implementazione dei fondi del Pnrr e la relativa strategia progettuale mirata alla creazione (o al potenziamento) di luoghi di assistenza, sono un banco di prova soprattutto per le aree interne. Che in Calabria, ricordiamo, rappresentano quasi l’80% dei Comuni, la metà della popolazione e la maggior parte della superficie territoriale. Nel quadro della “Missione salute” il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha previsto, per quanto concerne le strutture che fanno riferimento all’Azienda ospedaliera e all’Asp di Cosenza,  l’ammodernamento del parco tecnologico (plessi Annunziata, Mariano Santo e Santa Barbara) per una cifra di 7.532.000 euro, investimenti per grandi apparecchiature riguardanti un sistema radiologico fisso e un eco tomografo (plesso Santa Barbara), interventi relativi al cosiddetto “ospedale sicuro” con fondi pari a 2.664.000 euro (plesso Santa Barbara) e una somma di 2.508.000 euro per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità a Rogliano. Non a caso, durante la Terza assemblea regionale di Comunità Competente, il movimento d’opinione di cui è portavoce Rubens Curia (a cui hanno aderito alcuni Comitati del Savuto) è stato posto l’accento, tra le altre cose, proprio sulle politiche strutturali riferite alle aree interne. Un insieme di indicazioni che saranno poste all’attenzione del sub commissario per la Sanità in Calabria, Ernesto Esposito.

* gasparemichelestumpo@pecgiornalisti.it

***

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.