Cosenza, Audizione in Commissione Sanità del Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera, Giuseppina Panizzoli
La Commissione consiliare sanità, presieduta dalla consigliera comunale Maria Teresa De Marco, ha ospitato l’audizione del commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera Giuseppina Panizzoli. L’incontro, in videoconferenza, è stato utile per mettere a fuoco la situazione attuale del presidio ospedaliero dell’Annunziata, dall’emergenza Covid ad oggi, con le problematiche che l’emergenza sanitaria ha portato con sé e con le criticità che ne sono derivate.
L’incontro con il Commissario Panizzoli è stato introdotto dalla Presidente dell’organismo consiliare Maria Teresa De Marco che dopo averla ringraziata per aver accettato l’invito della Commissione, ha posto l’accento sul momento critico che sta vivendo il nosocomio cittadino. “Avrei voluto parlare di quel salto di qualità che tutti aspettavamo – ha esordito De Marco – ma che, purtroppo non c’è stato. La presidente De Marco ha chiesto alla Panizzoli “se durante questo periodo abbia percepito le difficoltà dei pazienti che devono far ricorso sempre di più alla sanità privata, quando non sono costretti a doversi allontanare dalla propria città per curarsi. Doveva, invece – ha aggiunto De Marco – essere potenziata la sanità pubblica. La migrazione sanitaria – ha detto ancora De Marco – deve finire”.
La presidente della Commissione consiliare sanità ha posto una serie di quesiti chiedendo al commissario Panizzoli notizie sull’attivazione del turn over e sollevando il problema delle lunghe liste d’attesa per gli interventi chirurgici. Liste d’attesa non sono risparmiate anche ai pazienti oncologici. La De Marco ha posto l’accento anche sul mancato ripristino delle attività ambulatoriali, sulla disorganizzazione dei reparti e sulla mancanza di personale medico, infermieristico e Oss. All’attenzione del commissario Panizzoli è stata sottoposta dalla presidente De Marco anche la situazione di promiscuità determinatasi a seguito del fatto che la struttura del Centro di procreazione assistita, causa Covid, è attualmente condivisa con gli ambulatori delle varie Unità operative di chirurgia. “Una situazione di promiscuità – ha detto De Marco – che crea disagi per le stesse coppie in cura al Centro, limitando la diagnostica. A questo proposito la presidente della Commissione Sanità ha chiesto al Commissario Panizzoli di reperire, se possibile, altri spazi per gli ambulatori chirurgici. Nel dibattito che si è aperto sono intervenuti diversi consiglieri di opposizione (Damiano Covelli, Bianca Rende, Enrico Morcavallo, Francesca Cassano) che hanno espresso preoccupazione, sollecitandone la ripresa, sull’erogazione delle prestazioni ordinarie di cura e dei servizi, che, dopo aver conosciuto un naturale stop durante l’emergenza Covid, avrebbero dovuto riprendere a pieno regime. “Così non è – è stato fatto notare -perché le liste di attesa sono lunghissime e le prestazioni professionali non sono ancora consentite.
Le sale operatorie risultano disponibili per pochi interventi alla settimana e tutto ciò determina sofferenza e preoccupazione nell’utenza, traducendosi in una negazione del diritto alla salute. La consigliera Bianca Rende, in particolare, ha posto l’accento sui “tempi disumani di attesa al Cup, specie per le prenotazioni che non possono essere effettuate nei punti di accesso convenzionati (come ad esempio le farmacie)”. “Bisogna chiarirsi – ha precisato il consigliere Damiano Covelli – affinché ognuno si assuma le proprie responsabilità. Fino a qualche anno fa – ha aggiunto – si era avuta la sensazione che, con sforzi notevoli, il nostro ospedale stava dando segni di ripresa. A distanza di un anno, si sta, invece, registrando un’inversione di tendenza. Come è possibile – ha detto ancora Covelli – che ancora oggi si registra una riduzione dell’utilizzo delle sale operatorie con lunghe file d’attesa che non risparmiano circa 30 malati oncologici che aspettano, con apprensione, di essere curati? Di fronte a questa situazione, molti dei nostri concittadini preferiscono andare fuori con un notevole aggravio di spesa. Anche a neurochirurgia la situazione non è delle migliori: prima si eseguivano sei, sette interventi a settimana, oggi ne sono consentiti solo 3. Nella chirurgia oncologica la tabella di marcia è di un intervento a settimana. Persino fare una risonanza – ha chiuso Covelli – è diventato difficile”.
Un plauso alla dottoressa Panizzoli è stato rivolto dal consigliere di maggioranza Piercarlo Chiappetta “per come ha gestito l’emergenza sanitaria e per come è stata strutturata l’organizzazione dell’attività lavorativa all’interno dell’ospedale. Come amministratori – ha aggiunto Chiappetta – non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità che comportano anzitutto un’azione di attenta vigilanza sull’andamento e sullo stato dell’arte della sanità sul nostro territorio”. Chiappetta ha richiamato l’attenzione del Commissario Panizzoli sul problema delle liste d’attesa “un problema atavico – ha detto – per la nostra regione e in questo periodo successivo al lockdown, ancora più aggravato”. Ulteriori delucidazioni il consigliere Chiappetta ha chiesto sulla chiusura delle sale operatorie. “Sotto questo profilo – ha aggiunto – sono necessarie delle risposte certe, perché non è più possibile trincerarci dietro l’alibi della mancanza di personale medico e paramedico”. E, infine, ha messo in evidenza che “i fondi a disposizione sono stati spesi in maniera sbagliata. Eppure la Calabria ha fatto molto meglio di regioni del Nord che erano considerate vere e proprie eccellenze. Bisognava avere la capacità di trasformare la pandemia in un’opportunità ed attrezzare adeguatamente i presidi ospedalieri della regione per il futuro, anche senza tener conto del Piano di rientro.”
Nel corso del dibattito è intervenuto anche il consigliere Carmelo Salerno che dopo essersi complimentato con la dottoressa Panizzoli per l’organizzazione dell’ospedale le ha rivolto alcuni quesiti. “Cosa prevede l’atto aziendale, in termini di organizzazione del servizio? E a proposito del problema delle lunghe code, come si pensa di riorganizzare il servizio di prenotazione da remoto e se esiste, sempre da remoto, la possibilità di pagare anche il ticket?”. Un ringraziamento alla dottoressa Panizzoli è venuto anche dal consigliere comunale della Lega Vincenzo Granata “per averci dato l’opportunità di confrontarci e di ottenere risposte certe. Quanto abbiamo letto in questi giorni – ha affermato Granata – merita un’occasione di approfondimento come questa, anche perché non è possibile trattare argomenti delicati come quelli che attengono alla salute pubblica e non considerare il coinvolgimento politico in un settore come questo. Granata ha espresso perplessità in ordine alle prese di posizione di chi faceva parte del governo regionale nella passata legislatura ed ha poi definito “impeccabile” l’operato della dottoressa Panizzoli durante la fase emergenziale. “Ne siamo tutti a conoscenza – ha aggiunto – e non possiamo che condividere tutte le linee di indirizzo adottate per contenere i contagi da Coronavirus. Certo, in questo momento i cittadini ci sollecitano e noi abbiamo il compito di lavorare per avere delle risposte e dunque è importante capire quale sia il piano del turn over del personale. Oltre a questo, ritengo sia utile capire come vadano gestite le liste d’attesa”.
Granata ha, infine, concluso il suo intervento evidenziando la necessità di dar seguito alle procedure concorsuali in itinere. Il successivo intervento, quello del consigliere comunale Francesco Cito, è iniziato con un plauso a tutti i dipendenti dell’Azienda Ospedaliera, in particolare agli operatori sanitari, che nel periodo dell’emergenza hanno garantito assistenza e cure all’intera provincia, nonostante le difficoltà iniziali legate all’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale. Cito, passando alle questioni ancora da risolvere, ha messo in evidenza la mancata conclusione dell’iter procedurale per la classificazione orizzontale del personale del comparto, nonostante si era trovato l’accordo con i sindacati ed ha, inoltre, chiesto la ripartizione tra il personale del premio di produttività per il 2019, “in considerazione del fatto che i soldi sono stati stanziati nell’apposito fondo”. La necessità di dare risposte alle malattie tradizionali, dopo l’emergenza Covid, è stata evidenziata, poi, dalla consigliera comunale di “Fratelli d’Italia, Annalisa Apicella. “Le malattie tradizionali stanno andando fuori controllo e tra non molto – ha detto – ci ritroveremo con persone che muoiono per il denegato diritto alla salute”. Alquanto critico l’intervento del consigliere Enrico Morcavallo, capogruppo di “Grande Cosenza”. “Non penso – ha detto – che la dottoressa Panizzoli abbia meriti sui risultati della gestione dell’emergenza Covid. Se non c’è stata la catastrofe, è solo merito di madre natura. Ordinariamente – ha aggiunto Morcavallo – la sanità è un disastro. C’è gente che muore senza sapere di cosa sta morendo. La Calabria è stata lasciata alla mercé della politica ed è alquanto grave, perché stiamo parlando di un diritto costituzionalmente riconosciuto e garantito. Mi auguro che si faccia qualcosa prima possibile, perché vanno date risposte ai cittadini e ai calabresi”. Dal consigliere comunale Marco Ambrogio è stata riproposta la questione della riduzione degli spazi di oncologia pediatrica. “La situazione precaria dei propri figli che non possono stare a contatto con altre persone – ha detto Ambrogio -viene guardata con molta preoccupazione”. Altre due domande sono venute dalla consigliera comunale Francesca Cassano sui tempi di realizzazione dei lavori di ampliamento del DEA e sull’interventistica robotica, in particolare sulla possibilità che nell’ospedale di Cosenza venga utilizzato il robot da Vinci, una delle piattaforme più evolute per la chirurgia mininvasiva.
Rispondendo alle domande della Presidente della Commissione sanità, Maria Teresa De Marco, e dei consiglieri comunali intervenuti, il commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera Giuseppina Panizzoli ha preliminarmente elogiato gli operatori sanitari del presidio ospedaliero dichiarandosi molto soddisfatta del lavoro svolto durante l’emergenza Covid-19. “Abbiamo medici bravissimi e grandi professionalità – ha sottolineato Panizzoli – che meritano ampiamente la premialità legata al Covid, in corso di determinazione da parte degli Uffici regionali”. Con riferimento alla questione relativa alla forzata coesistenza di Chirurgia pediatrica e pediatria, il commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera ha ribadito trattarsi di una soluzione transitoria e che nel giro di poco tempo si tornerà allo status quo ante. Sugli ambulatori Panizzoli ha poi rassicurato la Commissione Sanità del Comune affermando che “sono quasi tutti aperti” e che quelli che ancora non lo sono, torneranno a regime entro la prossima settimana. “Non è ancora aperta la libera professione – ha aggiunto – che ricomincerà tra 15 giorni”. Altra questione affrontata dal commissario straordinario dell’azienda ospedaliera, su sollecitazione dei consiglieri, è stata quella delle sale operatorie. “Prima del Covid-19 – ha detto a questo proposito Panizzoli – si tenevano 24 sedute di sala operatoria a settimana, ridotte poi a 14. Dal primo giugno sono tornate ad essere 24. Dai primi di luglio – ha aggiunto – torneranno a regime anche i posti letto di chirurgia, mentre per la chirurgia oncologica ci stiamo organizzando con posti letto individuati in altri reparti”. A chi le ha attribuito meriti particolari per come l’Ospedale di Cosenza sia riuscito a gestire l’emergenza Covid, Giuseppina Panizzoli ha risposto dicendo di non aver alcun merito. “E’ l’azienda che ha retto bene – ha precisato. Sono stati i meccanismi messi in atto che hanno funzionato, tanto è vero che non abbiamo avuto un solo operatore sanitario contagiato”. Rassicuranti anche le notizie fornite dal commissario straordinario sul piano delle assunzioni: in arrivo 168 figure professionali e tra queste 50 OSS e 60 infermieri. La Commissione sanità, d’intesa con la dottoressa Panizzoli, ha deciso di riaggiornarsi nelle prossime settimane. Una sollecitazione in tal senso, in chiusura di seduta, era venuta anche dal consigliere Andrea Falbo. Con ogni probabilità la prossima riunione sarà “a campi invertiti”. Sarà la commissione consiliare ad essere ricevuta in Ospedale.
Fonte: Comune di Cosenza