Emergenza Covid. Nuovi aiuti dalla Diocesi di Cosenza. Dopo Rogliano anche ad Acri e a S. Giovanni in Fiore
LA CHIESA Cosentina vuole essere ancora presente con concretezza in questa emergenza sanitaria. Con i fondi dell’8xmille destinati alla Chiesa Cattolica monsignor Nolè ha disposto l’acquisto di materiale sanitario e attrezzatura per i due nuovi centri Covid di Acri e San Giovanni in Fiore. Il materiale è stato consegnato da don Enzo Gabrieli, direttore dell’ufficio stampa e dai cappellani dei rispettivi presidi sanitari e alla presenza delle Amministrazioni comunali dei due grossi Comuni. Sono state consegnate a ciascuna struttura sanitaria 8.000 mascherine chirurgiche, 30 pulsossimetri da dito, 20 termoscanner, 50 tute in tnt, 50 camici in tnt, 250 mascherine ffp2, 50 visiere, 50 occhiali di protezione, 5 confezioni da 100 pezzi di calzari, 50 confezioni gel mani da mezzo litro.
Ad accogliere la donazione destinata al presidio acrese il personale sanitario della direzione e della farmacia ospedaliera e per il Comune l’assessore dottor Gabriele Amedeo che ha colto l’occasione per ringraziare la diocesi coentina ed il suo vescovo ma anche per ribadire l’impegno a che l’ospedale di Acri si caratterizzi “come polo territoriale di servizi anche dopo l’emergenza e venga rilanciato in una logica di sanità che va verso i cittadini e le periferie”. Ai ringraziamenti si è unito il direttore sanitario facente funzioni Giacomo Cozzolino che in una nota ha voluto “ringraziare la Diocesi di Cosenza nella persona dell’Arcivescovo Monsignor Francesco Nolè per il materiale donato al P.O. di Acri ad utilizzo del personale sanitario. La donazione ha in sé un significato importante per l’uomo che trova la propria dimensione nell’offrire all’altro. La Direzione del presidio a nome dei tutti i dipendenti saprà fare tesoro del gesto di grande rispetto verso gli operatori impegnati in prima linea in questa battaglia che deve trovarci alleati per il bene comune. A Monsignor Nolé il riconoscimento per avere compreso il momento di grande difficoltà che vive la sanità calabrese e per avere dato forza al gesto che insieme alle preghiere ci vedrà vincitori in questa terribile sfida”.
La stessa attenzione anche per l’ospedale di montagna di San Giovanni in Fiore dove ad accoglierla anche la neo sindaco Rosaria Succurro che ha voluto ringraziare la Chiesa locale. ”Grazie al Vescovo Nolè per questa attenzione che ha voluto dare al nostro ospedale, un ospedale di montagna, una realtà che anche grazie a questa donazione saprà essere vicina a chi oggi si trova in difficoltà. A nome dell’intera Comunità grazie per questa vicinanza sperando di poterci abbracciare presto e di avere il vescovo qui in mezzo a noi per una messa e una benedizione allo stesso ospedale”. Dello stesso tenore, ma anche a tratti commovente, l’intervento del responsabile sanitario dottor Antonio Nicoletti. “Da credente e da medico sono emozionato da questo punto di vista perché questi sono segni veramente tangibili di quello che la Chiesa fa. Ed è importante oggi lanciare anche questo messaggio dell’8xmille. Noi vediamo le cose lontane quando vediamo per televisione quello che fa l’8xmille. Oggi è arrivato anche qui, concretamente, visibile, reale. E’ il segno tangibile che viene utilizzato bene e per le cose importanti”. Vogliamo ricordare che queste donazioni seguono quelle fatte all’Annunziata, all’Ospedale di Paola e a quello di Rogliano. La Chiesa Cosentina ha voluto dire con questo progetto concreto il grazie al personale sanitario e a quanti, anche a mani nude, stanno combattendo in trincea una battaglia impari, con grande dedizione e professionalità.
Fonte: Parola di Vita