Fillea Cgil Calabria: “Alta Velocità necessità strategica per garantire lo sviluppo della regione”

Non è una novità per nessuno: lo sviluppo di un’area e, in particolare, di una regione passa ineludibilmente anche attraverso il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie. Tra le varie modalità di trasporto sulle lunghe percorrenze, l’Alta Velocità (AV) si distingue per il suo impatto ambientale ridotto. Tuttavia, c’è una regione in Italia che sembra restare ai margini di questo progresso: la Calabria. Nonostante le promesse e i progetti ambiziosi, l’assenza di una rete ferroviaria ad Alta Velocità sta avendo effetti significativi non solo sulla mobilità, ma anche sullo sviluppo economico e sociale della regione. Studi condotti nel nostro Paese mostrano chiaramente che nelle aree dove è stata implementata l’Alta Velocità si registra un incremento del PIL dell’1% rispetto a quelle dove questo servizio non esiste. La Calabria, con un incremento annuo di PIL che si attesta tra lo 0,8 e lo 0,9, potrebbe più che raddoppiare la sua crescita economica attraverso la realizzazione dell’Alta Velocità. La mancanza di una rete ferroviaria adeguata in Calabria non è quindi un semplice problema di trasporti, ma un vero e proprio ostacolo allo sviluppo della regione.

La letteratura internazionale mette in evidenza come l’Alta Velocità possa generare disuguaglianze e, purtroppo, in Italia questa dinamica si è manifestata in modo significativo. A differenza di Paesi come la Spagna, dove l’Alta Velocità è stata progettata per connettere le regioni del Sud al resto del Paese, in Italia si è adottata una logica che sembra un “Robin Hood alla rovescia”: si sottraggono risorse ai territori più bisognosi per favorirne altri. Questa scelta continua a privare il Sud, e in particolare la Calabria, degli investimenti necessari per il proprio sviluppo.  Le risorse finora sono state allocate in modo squilibrato, alimentando disuguaglianze piuttosto che uniformare le opportunità di crescita. Come si sa la Calabria dovrebbe essere interessata dall’Alta Velocità dal progetto Salerno – Reggio Calabria, che ricade nel corridoio Ten-T della rete centrale Scandinavo-Mediterraneo.

L’intera opera una volta ultimata conterà 445 Km di nuova linea ferroviaria, con un allungamento di percorso di circa 50 chilometri rispetto all’attuale tratta (su 100.000 km alta velocità realizzati in tutto il mondo questo progetto è il primo progetto dove l’Alta Velocità aumenta le distanze, anziché diminuirle).  Secondo le stime, l’intervento complessivo avrebbe un costo di circa 23 miliardi di euro. Ma, come accade da quarant’anni, c’è il rischio concreto che questo progetto resti solo un’illusione per i calabresi. Per evitare che tale scenario si realizzi e considerato che “a Roma si annaspa”, come Fillea CGIL Calabria riteniamo che sia fondamentale una forte mobilitazione, sostenendo con forza, l’idea in cui il primo tratto di Alta Velocità da realizzare potrebbe essere quello che collega Reggio Calabria a Gioia Tauro e Lamezia. Una proposta che appare realizzabile perché su questo tratto siamo tutti d’accordo, mentre sul tracciato da Lamezia verso Nord, come sappiamo, ci sono grosse controversie. Promuovere l’Alta Velocità in Calabria per noi della Fillea CGIL Calabria non è solo una questione di trasporti, ma una necessità strategica per garantire uno sviluppo economico equo e sostenibile della nostra regione. Bisogna lottare, e noi siamo pronti, affinché questa infrastruttura diventi una realtà per la Calabria, e non un’eterna chimera.

Fonte: Fillea Cgil Calabria

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