Iacucci scrive a Spirlì e Catalfamo: “ridotti i servizi del Trasporto pubblico locale”
“Le nuove disposizioni emanate con l’emergenza Covid determinano un ulteriore approfondimento sul tema del Trasporto pubblico locale, soprattutto in vista del ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori. Da tempo ci siamo opposti alla riduzione dei servizi: l’attuale dotazione di risorse assegnate dalla Regione Calabria, per l’area vasta della provincia di Cosenza, non è assolutamente compatibile con la redazione di uno strumento di pianificazione dei servizi rispondente alle esigenze, alle aspettative ed ai bisogni del territorio e della Comunità. L’abnorme taglio operato per l’area vasta di Cosenza, stimato in circa 7 milioni di Km (corrispondente a circa il 34 per cento) rispetto al dato storico, riduce, inevitabilmente, il volume dei servizi e le possibilità d’azione della Provincia di Cosenza che, peraltro, ha già predisposto uno strumento di Pianificazione e Programmazione da cui emerge, sostanzialmente, una stima del volume dei servizi estremamente differente e più elevata rispetto alla dotazione di 12.956.746 veic*Km ad essa assegnata.
Oggi, con l’emergenza Covid-19, il Trasporto pubblico locale è in grave affanno. Già lo scorso mese di giugno avevo sollecitato la Regione sulla questione dei trasporti in riferimento alla riapertura delle scuole. Il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico, infatti, andava affrontato già allora considerando che, ad esempio, nel giro di due anni, si è passati da un Piano da 21 milioni di km a 14 milioni. Ora, con il ritorno degli studenti della secondaria in presenza a partire dal 7 gennaio 2021, non possiamo non affrontare le criticità dei trasporti. È necessario che la Regione agisca subito, potenziando e incrementando i servizi. I tavoli previsti con la Prefettura serviranno poi a garantire un coordinamento e una programmazione condivisa tra gli Enti coinvolti.
Nelle recenti interlocuzioni con l’ART CAL, ente strumentale della Regione Calabria, è stata evidenziata la necessità di rivedere l’impostazione approvata e rideterminare le risorse finanziarie destinate ai servizi del Trasporto pubblico locale”.
È quanto afferma il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci che ha inviato una lettera al presidente facente funzioni, Nino Spirlì, e all’assessore ai Trasporti, Domenica Catalfamo.
La Regione Calabria in attuazione delle previsioni sancite dalla legge regionale 35/2015, ha definito, al termine di una lunga e controversa fase preparatoria, il livello dei servizi minimi, in funzione dei quali organizzare ed esercitare i servizi di Trasporto Pubblico Locale sul territorio regionale. “Il quadro delineato, nonostante la decisa e motivata opposizione espressa dalla Provincia di Cosenza con Disposizione Presidenziale n. 0173 del 23/07/2018, comporta – è scritto nella lettera – una gravosa ed insostenibile decurtazione dei servizi destinati all’utenza che, se attuata, determinerà la soppressione di collegamenti indispensabili ad assicurare il diritto alla mobilità dei cittadini calabresi.
Nelle sedi istituzionali preposte alla adozione degli atti di programmazione, la Provincia di Cosenza ha, costantemente, sostenuto la necessità di modernizzare l’organizzazione e la strutturazione della mobilità senza, per questo, pregiudicare le esigenze dell’utenza di disporre di un sistema razionale, integrato e funzionale. L’accessibilità del territorio, l’intensificazione delle relazioni, la limitazione dei fenomeni di spopolamento delle aree interne e periferiche, i collegamenti casa-scuola e casa-lavoro costituiscono, senza alcun dubbio, elementi fondamentali per sostenere virtuosi percorsi di sviluppo sociale, economico e produttivo senza i quali, evidentemente, ogni prospettiva di miglioramento rischia di dissolversi irrimediabilmente”. Ecco perché il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, sollecita la Regione Calabria ad “avviare, in tempi convenienti, ogni utile azione di revisione del livello dei servizi minimi tesa a ripristinare le condizioni minime di operatività per la costruzione di un efficiente modello di mobilità regionale”.