Bianchi celebra le vittime della mafia. Il sindaco: “ricordare è un atto di civiltà”

LA CELEBRAZIONE della Santa Messa officiata da don Giuseppe Trotta, durante la quale sono stati scanditi i nomi delle vittime dai giovani Ludovica Paola e Gaetano Bonaro, ha toccato profondamente i fedeli che nel rispetto delle norme anti Covid si sono recati nella Chiesa di San Giacomo per onorare la memoria di chi si è opposto alla mafia e pagato con la vita. La ventiseiesima edizione promossa da Libera “La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” – ufficialmente riconosciuta dallo Stato con la legge n. 20/2017 col motto “A ricordare e riveder le stelle” – racchiude molti significati e fa memoria, per la prima volta è approdata a Bianchi trovando leali sostenitori nella Parrocchia e nell’Amministrazione comunale. Sono intervenuti il sindaco Pasquale Taverna accompagnato dal suo vice Rino Pascuzzo, Maria Antonietta Sacco, vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico ed attivista di Libera, le suore Adoratrici e, naturalmente don Giuseppe. “La Comunità di Bianchi, pur non essendo sfiorata da questo male oscuro, ha voluto essere solidale con le famiglie di quanti sono stati ammazzati o, peggio ancora, mai ritrovati. Per il sindaco Pasquale Taverna “ricordare è un atto di civiltà e riconoscimento, nonché un messaggio ai giovani”. Per la presidentessa Sacco “le vittime innocenti di mafia devono essere un esempio per tutti. E’ importante non abbassare la guardia e non cedere mai alla mafia”. Don Giuseppe nella sua accorata omelia ha sottolineato l’importanza dell’onestà e dell’impegno sociale, e ricordato che il sacrificio non sarà mai vano. “Sentire i nomi delle vittime in un assoluto silenzio è stato – ha detto – un modo di far rivivere quegli uomini, donne, bambini e bambine. Per non far morire le idee e il coraggio, vittime innocenti delle mafie e delle stragi di cui si conoscono le storie o solo il nome”. Mille e trentuno sono i morti di mafia in Italia in questi anni. In Calabria 182 morti, tra questi 29 donne e 34 minorenni. (R.S.)

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