Emergenza Covid-19: “alla Piccola Casa dei Poveri amore, solidarietà e spirito di abnegazione”. Nota della Fondazione
A DISTANZA di venti giorni dal ricovero del nostro presidente presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza “Annunziata” intendiamo diramare il nostro primo comunicato stampa.
Innanzitutto, rivolgiamo il nostro pensiero al professor Adolfo Salvino, presidente del CdA della Fondazione “Piccola Casa Dei Poveri Donna Teresa Nicoletti” e sua moglie augurando loro una pronta e completa guarigione. Cosi come auguriamo al sindaco Giovanni Altomare ed ai componenti della sua Giunta di rientrare presto alla guida della nostra Comunità.
Quelli trascorsi sono stati giorni di intenso, silenzioso e delicato lavoro per gli operatori della nostra residenza di Via Cinque Colli.
A seguito del ricovero nel nostro amato presidente, gli impiegati amministrativi e diversi operatori socio-sanitari sono stati costretti alla quarantena, pertanto, le attività sono ricadute su un esiguo numero di persone. I nostri operatori hanno lavorato senza sosta, con abnegazione, con amore verso il proprio lavoro e soprattutto verso i loro assistiti; hanno espletato le loro mansioni, aggravate peraltro dalle nuove regole introdotte per contrastare il contagio da Covid-19, riducendo al minimo il disagio percepito dai nostri ospiti. Hanno scritto una pagina di storia di cui la Comunità roglianese dovrà andare fiera. Sono stati testimoni dei sentimenti di solidarietà e cristianità alla base della nostra istituzione e dei valori che da sempre hanno mosso la Fondazione.
Abbiamo il piacere di comunicare che tutti gli operatori e gli impiegati della Piccola Casa Dei Poveri sono stati i sottoposti all’esame del tampone Covid-19 – Sars e sono risultati tutti negativi.
Al momento non si segnalano casi di sospetto Covid-19 all’interno della struttura. La Casa dei Poveri, grazie al lavoro del presidente e dei collaboratori Vanni Torrella e Fiorella Tosti si era già dotata a febbraio dei presidi sanitari di prevenzione (tute-mascherine-guanti-sanificatori-igienizzanti). Cosi come i tradizionali standard di igiene e pulizia adottati dalla struttura erano già idonei e rispondenti alle raccomandazioni del Ministero della Salute in tema di nuovo corona virus. Ringraziamo tutti gli operatori che sin dal primo caso di Covid-19 balzato alle cronache sul territorio nazionale, hanno inteso lavorare con prudenza, diligenza e senso di responsabilità sia all’interno della struttura, rispettando pedissequamente le regole imposte dall’emergenza; sia all’esterno, nel loro tempo libero, limitando volontariamente comportamenti che avrebbero potuto esporre loro al contagio ed indirettamente colpire i nostri ospiti più fragili.
I nostri OSS si sono protetti affinché potessero proteggere. Ed a loro va tutta la nostra gratitudine.
Un ringraziamento particolare, intendiamo rivolgerlo alle famiglie dei nostri ospiti, i quali durante questa fase di grande preoccupazione, di tensione, di false notizie non ci hanno mai fatto mancare la loro fiducia, la loro vicinanza. In questi giorni ci hanno lasciato due amici, Alessandro e Teresa; a le loro famiglie esprimiamo le nostre più sentite condoglianze, sperando di aver saputo nella nostra struttura donare loro, il conforto che a causa delle stringenti norme in materia di prevenzione, non hanno potuto ricevere dai propri cari nelle loro ultime ore. Vorremmo poter chiudere cosi questa lettera aperta, ma purtroppo non è cosi. La nostra lotta al virus è solo all’inizio e la diffusa impreparazione all’evento ci preoccupa e non poco. Molte delle giuste misure adottate da Governo e Regione rischiano di non essere applicabili in concreto a causa della carenza di risorse, di strutture, di mezzi e di uomini. I nostri ospiti, sono ancora in attesa di effettuare l’esame tampone. L’approvvigionamento dei presidi è complicato. Sino ad oggi abbiamo potuto contare sulle scorte acquistate prima dell’inizio dell’emergenza, la protezione civile inoltre ci ha donato un centinaio di mascherine. Ma è troppo poco, abbiamo urgente bisogno di tute, idonee mascherine e prodotti igienizzanti. Esortiamo la politica, per una volta a tacere, e ad attivarsi per reperire i materiali necessari agli uomini e alle donne che si occupano di salute e ordine pubblico. Stiano più vicini ai cittadini, ai nostri sindaci. Interrompano i nostri onorevoli deputati e assessori le inutili partite di “scarica barile” , smettano di rincorrere le copertine e i titoli di giornali e inizino la corsa agli approvvigionamenti dei presidi sanitari di prevenzione.
Auguri a tutte le persone che soffrono e che lottano contro questo feroce virus ed auguri ai loro angeli in camice bianco.
Fonte: Piccola Casa dei Poveri – Fondazione Donna Teresa Nicoletti