Tirocinanti, solidarietà e vicinanza dal Partito della Rifondazione Comunista

“LO SCORSO 16 giugno l’Unione Sindacale di Base aveva giustamente indetto, rispetto alla grave situazione di inerzia delle istituzioni regionali e nazionali, nonostante l’avvicinarsi della scadenza del periodo formativo, lo stato di agitazione dei lavoratori tirocinanti calabresi impiegati nei Comuni ed in altri enti pubblici. Come partito regionale abbiamo già condannato con forza la bocciatura, da parte del Governo nazionale, degli appositi emendamenti predisposti per la contrattualizzazione di tutto il bacino. Oggi ribadiamo con forza la gravità di quanto avvenuto anche nell’ultimo Consiglio regionale che, nonostante gli impegni assunti dal Presidente, si è in realtà concluso senza nemmeno prendere in considerazione la vicenda”. Lo sostiene il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Francesco Saccomanno, che in una nota ha ribadito l’importanza del personale precario all’interno degli enti locali e la necessità di garanzie occupazionali mediante un impiego contrattualizzato e dignitoso. Per Saccomanno, infatti, 6500 lavoratori calabresi “rischiano di essere presto non solo privati della possibilità di assumere, dopo anni di devastante precarietà, qualche forma di contrattualizzazione dignitosa ma persino di finire completamente estromessi da qualsiasi forma di impiego e retribuzione. (R.S.)

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