Rogliano, volontari denunciano l’abbandono di rifiuti nei pressi della cascata del Cannavino
“QUESTO è un post che non avrei mai voluto scrivere”. E’ quanto riportato sul profilo social di un volontario innamorato della sua terra, il Savuto. Una vera e propria denuncia circa la maleducazione di alcune persone. Argomento: abbandono indiscriminato di rifiuti. Sito interessato, l’area del torrente Cannavino e gli spazi adiacenti alla cascata. Un luogo meta di turisti e amanti dei percorsi fluviali d’immensa bellezza. Servono pochi minuti per raggiungerlo e trascorrere qualche ora lontani dai “rumori” della routine quotidiana. Si può godere dello scroscio delle fresche acque del fiume Savuto, dei colori offerti della natura. Fattori attrattivi, di richiamo per momenti di sereno relax in famiglia, tra amici. Ma qualcosa non va. “Nessuno s’indigna d’innanzi a tanta immondizia selvaggiamente abbandonata?”. Interrogativo che lo stesso volontario si è posto raccogliendo per l’ennesima volta, i numerosi scarti depositati a “brutto corredo” del luogo generosamente offerto da Madre Natura. Eppure si parla di turismo come leva occupazionale, di rilancio del territorio grazie al suo valore storico-naturalistico. Di rispetto delle aree verdi per poter beneficiare, incondizionatamente, dei loro indotti piaceri. Si condividono sui maggiori canali di comunicazione digitale tante immagini di siti degradati ma ripuliti e riportati ad antico splendore. Si rilanciano, con un semplice click, slogan di sensibilizzazione perché quanto ritrovato, documentato e riportato, possa fungere da monito per corretti comportamenti futuri. Ci si augura che l’ennesimo sfogo, possa essere come lo “sparo a salve” ai nastri di partenza del giudice di gara che da il via alla più grande manifestazione di rispetto per questo ed altri posti meravigliosi. Una maratona in favore della Valle del Savuto e del suo immenso patrimonio naturalistico.
(Massimiliano Crimi)
Fonte: Parola di Vita