Gratteri a Colosimi: “il nostro compito è quello di convincere più persone a non rassegnarsi”

“UN LIBRO scritto con linguaggio semplice in modo che possa essere compreso da più persone, soprattutto dai ragazzi”. Lo ha ribadito il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel corso dell’incontro (nelle foto) promosso a Colosimi dal Lions Club Lamezia Terme Valle del Savuto, che ha previsto la presentazione del volume “Non chiamateli eroi”. Un testo scritto dallo stesso Gratteri assieme ad Antonio Nicaso. “Abbiamo cercato il più possibile di umanizzare la storia di persone morte per la loro grande coerenza  in modo che tutti possano imitarne l’esempio”. Gratteri ha sottolineato la funzione della Scuola rispetto alla crescita umana e culturale delle nuove generazioni, il valore dell’insegnamento per la costruzione di una società migliore, diversa e competitiva. Tanti gli allievi dei plessi di Bianchi, Colosimi e Pedivigliano dell’Istituto omnicomprensivo di Scigliano presenti alla manifestazione. Diverse le domande poste dai giovani al magistrato. “Tutti i nostri libri si basano su un lavoro di ricerca e consultazione degli archivi di Stato”. Interagendo con gli studenti il procuratore ha ripercorso alcuni momenti della sua esperienza umana e professionale citando gli anni della formazione. “Quando avevo la vostra età vedevo i figli degli ‘ndranghetisti che si comportavano da piccoli ‘ndranghetisti: facevano i bulli, cercavano di sopraffare gli altri. Questi comportamenti non mi piacevano. Non li tolleravo. La mia famiglia mi ha insegnato ad essere educato. L’educazione è fondamentale per capire dove sta il bene e dove sta il male. Da qui la decisione di studiare Giurisprudenza e provare a fare il magistrato”. Gratteri ha evidenziato la scelta, anche editoriale, in rapporto al contenuto del libro, la drammaticità delle singole storie, gli episodi più significativi. Come quello legato alla famosa Agenda Rossa di Paolo Borsellino dopo la strage di via D’Amelio,  un passaggio fondamentale per capire la storia criminale di quell’epoca. “Chi l’ha presa, chi aveva interesse a sottrarla?”. Poi ha parlato di libertà e democrazia rispetto al fenomeno dell’omertà, della necessità da parte delle istituzioni di essere credibili ed efficienti: “la libertà e la democrazia si coltivano.  Si creano, si cercano, vanno curate”. Per Gratteri ci sono margini di miglioramento in Calabria. “La rassegnazione è proporzionata al grado di inefficienza della politica, delle istituzioni, della collettività. Il nostro compito – ha detto – è quello di convincere più persone a non rassegnarsi”. Alla iniziativa hanno partecipato il sindaco Giovanni Lucia,  il presidente del Lions Club Lamezia Terme Valle del Savuto, Carmelo Marzano, il suo vice, Aldo Vasta, il sacerdote don Giuseppe Trotta, il dirigente scolastico Sara Giulia Aiello, le professoresse Giovanna Pugliano e Anna Maria Aiello, l’avvocato Antonio Zoccali e diversi docenti. Durante la prima fase del “salotto” sono intervenuti in collegamento da remoto il direttore generale A.N.B.S.C., Bruno Corda, il docente e giornalista Antonio Nicaso. Al procuratore è stato consegnato un ritratto opera dell’artista Rossana De Fazio.

(Gaspare Stumpo)

Fonte: Parola di Vita

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