Giornata contro la violenza sulle donne. Inziativa al Teatro Rendano di Cosenza
“CI SONO battaglie che non abbiamo ancora vinto e che devono essere combattute tutti i giorni. Sono battaglie di civiltà che ci chiamano in causa come Istituzioni e ancor più come esseri umani. Una di queste si ricorda oggi, 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Sono numeri impressionanti quelli diffusi dal Viminale nel Report pubblicato ieri e dimostrano quanta strada ci sia ancora da percorrere sul piano legislativo ma soprattutto sul piano culturale. È una strage che non accenna a fermarsi: sono 109 le donne uccise dall’inizio dell’anno, l’8% per cento in più rispetto allo scorso anno, 63 sono state uccise dal partner o da un ex. Un femminicidio ogni 72 ore. E le restrizioni dovute all’epidemia hanno provocato un aumento delle violenze.
Di fronte a questo dramma non si può restare in silenzio e non basta sicuramente una Giornata internazionale contro la violenza sulle donne per affrontare la questione, serve più prevenzione e siamo certi che il Governo rispetterà gli impegni presi su norme più severe a protezione delle donne che denunciano. Tuttavia, le iniziative di oggi sono sicuramente fondamentali per accendere i riflettori sul tema e per sensibilizzare soprattutto i giovani facendo loro comprendere che l’amore non è possesso e che la violenza non è mai giustificabile. Giornate come quelle di oggi servono anche a dire alle donne maltrattate che non sono sole, che lo Stato può tutelarle e che denunciare è il primo passo verso la salvezza.
Questa mattina ho partecipato all’iniziativa (nella foto) organizzata dalla Prefettura di Cosenza, il cui titolo richiama le bellissime e semplici parole di Papa Francesco “Non chiamate amore quello malato”. All’interno del Teatro Rendano i ragazzi del Liceo classico Telesio e dell’Istituto professionale Lucrezia Della Valle: è a loro che dobbiamo rivolgerci, dobbiamo saper ascoltare i nostri ragazzi, fare rete e fare in modo che le donne abbiamo la forza di denunciare e di dire No a ogni forma di sopruso. La Provincia di Cosenza già lo scorso anno ha aderito al Protocollo Codice Viola per la “Promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza in provincia di Cosenza”. Così, in una nota, il presidente dell’Amministrazione provinciale di Cosenza, Francesco Iacucci.