Parenti accoglie i cittadini ucraini in fuga dalla guerra. Il Comune aderisce al SAI
I GIORNI passano inesorabili. È ancora guerra. Dal 24 febbraio le notizie che giungono dall’Ucraina sono sempre più sconfortanti. Inspiegabile ferocia, una vera e propria emergenza umanitaria che le istituzioni nazionali, regionali e comunali non stanno ignorando. Scriviamo ancora una volta di operosa solidarietà. Il nostro obiettivo è rivolto su Parenti, grazioso borgo della Valle del Savuto. A parlarci di accoglienza e di come il suo paese potrà dare conforto alle famiglie ucraine, è il sindaco Donatella Deposito. “La Comunità di Parenti anche in questo caso saprà rendersi utile. Da poco abbiamo aderito alla rete del progetto ministeriale SAI per dare la giusta accoglienza ai nuclei familiari in fuga dalla guerra”. “Tramite il Sistema di Accoglienza ed Integrazione – spiega il sindaco – stiamo chiedendo ai nostri concittadini di concedere in locazione civili abitazioni da destinare alle famiglie ucraine giunte in Italia. Una sinergia tra Amministrazione, tramite del progetto, e cittadini per garantire a quanti, in questo inspiegabile momento storico, stanno scappando dal proprio Paese”. “Siamo convinti – prosegue Donatella Deposito – che, giungendo a Parenti, le famiglie beneficiarie troveranno sul nostro territorio il giusto angolo di mondo lontano dal terrore. Abbiamo pubblicato sul nostro portale istituzionale, nella sezione albo pretorio, l’avviso come indagine esplorativa delle intenzioni d’interesse da parte di soggetti privati all’accoglienza. Le disponibilità non sono tardate ad arrivare”. “Contiamo – conclude il primo cittadino – che alla scadenza della nostra comunicazione raggiungeremo trentacinque posti letto. Un bel gesto di solidarietà che si concretizzerà quando concretamente daremo il nostro benvenuto a queste famiglie, offrendo a loro quanto nelle nostre disponibilità. Penso ai bambini e alla loro istruzione: tra le mura scolastiche per vivere attimi di normalità e spensieratezza assieme ai tanti loro coetanei futuri compagni di gioco”.
(Massimiliano Crimi)
Fonte: Parola di Vita