Aggravamento della situazione di crisi idrica in diversi Comuni del Savuto. Lettera di Sorical
“PERSISTENTE e ulteriore aggravamento della situazione di crisi idrica, riduzione delle risorse idropotabili disponibili per i Comuni serviti dall’acquedotto Savuto”. Lo comunica Sorical in una lettera inviata ad alcuni Comuni della Valle del Savuto ricadenti nelle province di Cosenza e Catanzaro, nonché a diversi altri posti nelle aree del Reventino e del Lametino. Stante infatti quanto riporta il testo della missiva trasmesso dalla società di gestione delle risorse idriche calabresi, è stata verificata una riduzione delle falde acquifere sotterranee (e delle sorgenti) di un ulteriore 10%. Un dato che “complessivamente aggrava la già precaria situazione registrata a fine giugno già stimata nel – 30%”. Sorical ha fatto sapere pertanto che “in questa fase l’acquedotto Savuto non è in grado di soddisfare e garantire la piena disponibilità idrica richiesta dalle utenze”. Da qui l’invito alle amministrazioni comunali a “rivolgere ogni sforzo finalizzato ad una corretta conduzione delle reti di distribuzione idrica interna, contrastando – anche con durezza – i prelievi e gli utilizzi impropri e riparando prontamente si dovesse riscontrare lungo le reti”. Sorical ha invitato a valutare anche l’opportunità di eventuali turnazioni al fine di garantire una sufficiente dotazione idrica ai cittadini. Sono poco meno di trenta, ricordiamo, i Comuni interessati dalla problematica. Nella zona del Savuto sono Bianchi, Carpanzano, Colosimi, Parenti, Pedivigliano, Scigliano e Panettieri (Cosenza), Conflenti, Martirano, Martirano Lombardo, Motta Santa Lucia, Nocera Terinese e San Mango d’Aquino (Catanzaro).
(Gaspare Stumpo)