Cento anni della tratta Rogliano-Soveria M.lli di FdC. Appello dei sindaci: “importante riaprire le tratte interrotte”
LA TRATTA Rogliano-Soveria Mannelli delle Ferrovie Calabro Lucane (oggi Ferrovie della Calabria) è stata inaugurata l’’11 ottobre 1922. Trentasei chilometri di strada ferrata, parte della linea Cosenza-Catanzaro, realizzati a “scartamento ridotto” lungo un percorso caratterizzato da una orografia molto difficile ma affascinante dal punto di vista naturalistico-paesaggistico. Una ferrovia a bassa velocità progettata a partire dal 1910 (anno della concessione governativa) dalla società Mediterranea Calabro Lucana nell’ambito di un programma di rafforzamento del sistema ferroviario nazionale che ha previsto la costruzione di diverse opere anche in Calabria. Una infrastruttura di “tipo montano” (110 chilometri complessivi) la cui costruzione “richiese opere ardite di ingegneria ferroviaria, basti pensare – scrive Luigi Costanzo – che lungo il suo spettacolare percorso vi sono 93 gallerie, 43 viadotti, 450 tra ponti e ponticelli e 142 passaggi a livello”. Il progetto ha consentito la crescita sociale, economica e culturale di territori altrimenti destinati all’isolamento. Con l’implementazione del servizio ferroviario la Valle del Savuto, l’area del Reventino, la Sila e la pre Sila cosentina intercettarono il cambiamento da cui scaturirono occasioni di sviluppo e trasformazioni radicali nelle condizioni di vita e nella cultura delle Comunità interessate. “Oggi è un giorno importante per la storia delle ferrovie, orgoglio del trasporto pubblico calabrese”. Lo ha detto il sindaco di Carpanzano, Valerio Vegliaturo, all’inizio dei lavori del convegno “La Ferrovia tra passato, presente e futuro”, organizzato in occasione dei Cento Anni della tratta Rogliano – Soveria Mannelli. “Grazie a questa tratta – ha ricordato il primo cittadino – le contrade abbandonate, i paesi difficilmente raggiungibili, come per incanto si sono trasformati in luoghi popolati, fertili e civili”. Alla iniziativa, che si è svolta nel piazzale esterno della stazione del luogo, sono intervenuti l’assessore comunale con delega alla Cultura, Lillo Sciarratta, lo scrittore e storico don Emilio Salatino, il presidente dell’associazione per gli Studi Storici della Società Italiana per le Strade Ferrate del Mediterraneo (Ferrovie Calabro Lucane), Fedele Sirianni, il dirigente di Ferrovie del Gargano, Vito Pascale, i sindaci di Bianchi, Pasquale Taverna, di Marzi, Pietro Tucci, di Scigliano, Raffaele Pane, e di Soveria Mannelli, Michele Chiodo. Ha moderato gli interventi il componente dell’associazione SISFM FCL, Carmine Bonadies. Il tracciato FdC compreso fra le stazioni di Marzi e Soveria Mannelli è interrotto dal 19 febbraio 2009 per oltre trenta chilometri a causa di alcune frane. Dovrebbe essere riaperto nei primi mesi del 2023. Una operazione conseguente ai lavori di sistemazione in atto già da mesi propedeutica al programma di riqualificazione e rilancio dell’intera linea (Cosenza – Catanzaro) che potrebbe concludersi nel 2024.
(Gaspare Stumpo)
Fonte: Parola di Vita