Parenti, chiude il gruppo delle majorette. Era stato fondato da don Mario Vizza nel 1988

CALA IL SIPARIO sulle majorette di Parenti. Il gruppo annuncia con un pizzico di rabbia e dispiacere il termine delle attività. Chiude la “claire” dopo anni di sfide e successi contraddistinti dalla presenza in diverse manifestazioni locali, regionali e nazionali. I colori, l’energia, la ritmicità: tante bambine hanno sognato la divisa. Nel corso del tempo, infatti, sono state coinvolte diverse generazioni. Nell’album di famiglia sono ancora impressi volti, sorrisi e traguardi. “Ricordo quel lontano 21 dicembre 1988 quando – spiega la figura storica del gruppo, Mersia Fuoco – per volontà dell’allora caro parroco don Mario Vizza nasceva il Gruppo Majorette di Parenti. La prima insegnante, Mariarosa Guzzardi, ha gettato le basi di una attività straordinaria. Le majorette hanno rappresentato un luogo di aggregazione tra sport, aspetto educativo e divertimento. La mia è una passione coltivata dall’età di dieci anni, che ho cercato di trasmettere attraverso l’insegnamento della disciplina. L’obiettivo è stato quello di far crescere e far conoscere il gruppo al di fuori della regione”. La storia più recente è proseguita nel 2016 con l’affiliazione ad NBTA Italia (Associazione Nazionale Baton Twirling), la prima gara sociale nel febbraio 2017 a Morlupo per un terzo podio, mentre nel febbraio 2020 a Borghesiana il gruppo ha segnato due primi, un secondo e un terzo posto. Risultati e soddisfazioni che hanno portato le giovani parentesi a guardare alle gare nazionali italiane. Sono state loro, infatti, ad organizzare il Primo Raduno Majorette in Calabria, nel 2016. “Nel 2018 – ha aggiunto Mersia Fuoco – abbiamo spento trenta candeline con una festa e una grande sfilata lungo le vie di Parenti. Un momento d’incontro fino al taglio della torta. Un modo per ricordare il suo fondatore.  Ma come tutte le cose belle, purtroppo, dopo tanti tentativi mi sono arresa alla realtà. La pandemia e la modernità hanno cambiato le nostre abitudini e lo spirito di aggregazione dei giovani”. Da qui l’ulteriore amara constatazione: “anche il supporto delle istituzioni e della Comunità è venuto a mancare svalutando ciò che ha contribuito ad arricchire la storia di Parenti, segnandone purtroppo la fine”.

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

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