S. Stefano di Rogliano, il diorama “custode” della Natività per sottolineare la crudeltà della guerra
E‘ RISULTATO tra i presepi artistici più apprezzati da appassionati e fedeli giunti sul posto dalle Comunità del Savuto e non solo. Quello realizzato nella piccola chiesa di San Rocco, nel centro storico di Santo Stefano di Rogliano, ha ricevuto il plauso dei fruitori per il messaggio trasmesso dal tipo di allestimento scenico: un ambiente tridimensionale la cui centralità, così come avvenuto per la prima edizione (2021) e in linea con l’impostazione classica presepiale, è stata assegnata alla Natività. In alto e nei due lati della struttura (a mo’ di diorama) sono stati sistemati tre riferimenti fotografici di grande effetto prospettico: piazza San Pietro, un quartiere di Kiev e il Cremlino. Luoghi indicativi legati all’attualità del conflitto russo-ucraino, triste contrasto fra il desiderio di pace e fratellanza fra popoli, guerra e sofferenza alimentati da logiche e sentimenti perversi partoriti dalla politica di certe nazioni. Così, all’immagine del Cristo che nasce, auspicio di amore e speranza, gli autori hanno contrapposto scene di morte e dolore, logiche fredde e prive di senso che nulla hanno a che fare con il messaggio evangelico. Ecco, dunque, la frase “Disarmare i cuori” e diventare operatori di pace tanto cara a Francesco. L’affermazione del Papa è stata ripresa dal gruppo di volontari coordinato da Renzo Perri e collocata all’interno della “capanna” per sottolinearne il significato. “In quella capanna dove nasce il bambinello, il primo a disarmare i cuori, il cui esterno – ha spiegato il presidente di Stefanos – è rappresentato da una situazione diversa”. All’allestimento, realizzato con materiali naturali e completato con un cielo in tessuto, oltre a Perri hanno lavorato Tonino Garofalo, Carmine Provenzano, Tonino Sarcone, Franco Spina e Franco Tiano. Sostenuto dalla parrocchia, il progetto è stato curato dall’associazione <Stefanos> che opera per la promozione della storia e della cultura nel grazioso borgo della Valle del Savuto. A Santo Stefano di Rogliano, ricordiamo, anche quest’anno è stato realizzato il grande Albero di Luci sulla collina che sovrasta il centro abitato. Quest’ultima struttura è rimasta visibile da più parti del comprensorio. Sempre nel Savuto, in diverse altre chiese sono stati collocati presepi artistici di notevole impatto estetico. Fra i più interessanti quello della chiesa di Maria SS. Assunta, a Rogliano. Da sottolineare, infine, l’ottimo successo di pubblico ottenuto dai presepi viventi proposti a Bianchi, Conflenti, Mangone e Scigliano.
(Gaspare Stumpo)
Fonte: Parola di Vita
In basso le immagini del presepe e l’intervista a Renzo Perri