Sessanta anni dell’Ordine dei Giornalisti, emesso un francobollo celebrativo
L’IMMAGINE del quadro del maestro Vigevano esposta nella sala del Consiglio nazionale, al centro la scritta “60 anni dell’Ordine dei giornalisti, il dovere della verità”, questo è il francobollo emesso da Poste Italiane per celebrare l’anniversario dell’ente che nasceva il 3 febbraio del 1963. L’emissione filatelica è stata presentata venerdì 24 febbraio presso palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza del ministro Adolfo Urso. Hanno partecipato all’emissione la sottosegretaria di Stato Fausta Bergamotto, il presidente del Cnog Carlo Bartoli, il dott. Giovanni Machetti, responsabile filatelia di Poste Italiane e Massimo Masullo in rappresentanza dell’Istituto Poligrafico dello Stato. L’immagine di fondo è la trasposizione del quadro “Allegoria sul mondo dei giornali” di Lugi Vigevano, pittore milanese presente all’evento, che lo aveva realizzato nel 2009 per la sede del Consiglio nazionale. Oggi il quadro è collocato nella sala Ocera della sede del Cnog in via Sommacampagna a Roma.
Con questo francobollo Poste italiane ha voluto rendere omaggio alla professione giornalistica che, come ha più volte ricordato il capo dello Stato Sergio Mattarella, “svolge un compito di rilevanza costituzionale”. Per il ministro Adolfo Urso “La sfida di oggi è competere in un mondo dove le notizie arrivano da ogni luogo. E’ necessario coniugare informazione e responsabilità. Andrebbe affrontato anche il tema della responsabilità per la diffusione dei contenuti in rete via social media, per questo la professione giornalistica è e resta centrale per l’informazione”.
Concetti analoghi espressi anche dal presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli: “Dopo sessant’anni – afferma Bartoli – l’Ordine svolge ancora un ruolo fondamentale a tutela dell’informazione professionale in grado di affrontare le sfide del futuro e offrire un servizio ai cittadini e alla democrazia. L’informazione professionale deve caratterizzarsi soprattutto per accuratezza nel racconto dei fatti e rispetto delle persone, alla ricerca costante di un punto di equilibrio”.
Fonte: Ordine Nazionale dei Giornalisti