Cosenza, una piazza intestata a mons. Nolè. Il sindaco: “era uno di noi”
LO SPAZIO antistante la Chiesa di San Nicola ha un nuovo toponimo: Piazza Francescantonio Nolè, Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano. La cerimonia, culminata nella svelatura della targa che intitola la Piazza a Mons. Nolè, l’arcivescovo scomparso il 15 settembre del 2022, ha visto la partecipazione del sindaco Franz Caruso, dell’arcivescovo di Cosenza, mons. Giovanni Checchinato, del prefetto Vittoria Ciaramella, del procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo, del questore Michele Maria Spina, del colonnello Agatino Saverio Spoto, comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, del colonnello Giuseppe Dell’Anna, comandante provinciale della Guardia di Finanza e delle altre autorità civili, militari e religiose. Presente anche una rappresentanza della famiglia di Mons. Nolè che ha voluto ringraziare l’Amministrazione comunale e il sindaco Franz Caruso, attraverso le parole della sorella del presule scomparso, Filomena Nolè. La cerimonia è stata seguita da una folla commossa che ha trasmesso tutto il coinvolgimento emotivo che la circostanza è stata in grado di ispirare, anche e soprattutto in virtù del forte legame che univa mons. Nolè con la Comunità cosentina. E rivolgendosi ai numerosi presenti il sindaco Franz Caruso ha subito detto, nel prendere la parola, che “questa è la testimonianza che la scelta che ha fatto l’Amministrazione comunale di intitolare la piazza a Mons. Nolè è stata una scelta giusta perché – ha spiegato il primo cittadino – mons. Nolè era un punto di riferimento della città, era uno di noi. Lo trovavamo sempre in ogni manifestazione – ha ricordato Franz Caruso – ma anche camminare per strada, perché amava stare nella gente, con la gente e soprattutto ascoltarla”. Poi il sindaco ha evocato un altro ricordo di carattere personale, riandando con la memoria al 4 novembre del 2021, giorno del suo insediamento a Palazzo dei Bruzi dopo le elezioni amministrative. “E’ un ricordo bellissimo – ha sottolineato Franz Caruso. Il giorno dopo il mio insediamento venne a farmi visita in Comune “perché voleva conoscere il suo sindaco. E da lì nacque un ottimo e cordialissimo rapporto che io, da laico, ho alimentato in tutte le occasioni nelle quali ci siamo incontrati e quando mi chiamava, perché mons. Nolè amava ascoltare e sapeva percepire gli umori della gente e soprattutto i bisogni, stando vicino a chi viveva in condizioni di disagio. Era anche molto legato ai bambini”. Franz Caruso durante il suo intervento ha espresso anche un rimpianto: “dovevamo celebrare insieme gli 800 anni della Cattedrale, ci teneva tantissimo e avevamo fatto anche l’inaugurazione, ma non abbiamo fatto in tempo, purtroppo, a concludere quel percorso. Sentiva Cosenza come una sua seconda città. Una ragione in più – ha aggiunto Franz Caruso – perché ricevesse, da parte di tutti noi, lo stesso amore che ci ha riservato. Questo è soltanto un ricordo – ha aggiunto il sindaco – ma il lascito di Mons. Nolè è il legame che ha stretto nuovamente con la città attraverso l’arcivescovo, don Gianni Checchinato, stasera qui presente”. Per il sindaco l’intitolazione della Piazza equivale ad un segno della città da tramandare agli altri. “Dobbiamo essere altruisti e generosi, perché noi lo abbiamo conosciuto e abbiamo goduto della sua amicizia, della sua simpatia e del suo affetto, ma chi non l’ha conosciuto è giusto che sappia cosa mons. Nolè ha lasciato e seminato in questa città. Questo segno testimonia di una persona che ha rappresentato in modo significativo e diverso non solo la Chiesa cosentina, ma tutta la nostra Comunità”.
Fonte: Comune di Cosenza