Ordinato sacerdote al tempo del Covid. Antony Suman “figlio spirituale” del roglianese don Gaetano Mauro
di Don Enzo Gabrieli *
IL RELIGIOSO ardorino Antony Suman è stato ordinato sacerdote dall’arcivescovo di Cosenza, monsignor Francesco Nolè, nel Santuario Madonna della Serra in Montalto (nelle foto) dove ha sede la casa generale della congregazione fondata dal roglianese don Gaetano Mauro, per il quale è in corso anche la causa di beatificazione. Il carisma dell’evangelizzazione delle persone dei campi e delle terre di missione ha raggiunto anche l’India, terra nativa del neo sacerdote. Il padre generale, Salvatore Cimino, ha voluto evidenziare questo momento come un segno di speranza per la congregazione e per la Chiesa “in questo momento difficile che sta vivendo l’umanità”. Il vescovo Nolè ha ricordato che padre Antony dovrebbe essere il primo ad essere ordinato in Italia in tempo di pandemia: “il sacerdozio è sempre una luce che si apre sul mondo, il segno che Dio non abbandona il suo popolo anche nei momenti di difficoltà”. Una celebrazione sobria, con poche presenze, ma in perfetto stile ardorino, come l’avrebbe voluta proprio il fondatore ma ai piedi della Madonna della Serra dove il sogno di don Mauro e dei primi compagni “di andare sempre più in alto” cominciò a prendere corpo. Fu in questo luogo, dove riposa il suo corpo dal 31 dicembre 1969, che egli chiese ai suoi figli spirituali di vivere di “Amore e dolore” ma di essere anime eucaristiche e di vivere con la passione educativa di don Bosco.
Il Vescovo di Cosenza ha anche evidenziato nella sua omelia che “la pandemia ci ha fatto cogliere come il mondo è diventato piccolo, quanto accaduto in Cina ci ha raggiunto, ma la dimensione universale della Chiesa che è cattolica ci fa cogliere questa fraternità che supera i confini geografici. Questa è la novità del Vangelo che dobbiamo portare – riferendosi alla missione specifica del religioso – fino ai confini della terra. Il missionario è portatore di una novità che viene in un momento di paura, basta saper leggere i disegni di Dio e cogliere che lui non ci abbandona mai”.
Monsignor Nolè ha voluto ricordare che Dio, attraverso la congregazione di don Mauro che è stata strumento di Dio, lo ha raggiunto nel suo villaggio per chiamarlo. “E’ Lui che ti ha fatto conoscere questa congregazione. Ha fatto tutto questo perché tu possa portare frutto e il frutto rimanga. Il tuo andare sia un mettere ogni giorno in discussione te stesso, mai vivere a riposo. Devi fare cose grandi unendo il tuo amore all’amore di Cristo”. I frutti che un sacerdote deve portare ha ricordato il Vescovo sono quelli che resteranno per sempre perché vengono dallo Spirito. “Gesù è il segno massimo dell’amore e della comunione. Ha poi ricordato il giorno particolare della Vergine invitando l’ordinando a guardare a Colei che si è presentata a Fatima chiedendo preghiera e sacrificio e rinnovando la sua maternità a tutti i credenti.
La Santa Messa è stata trasmessa in diretta sul canale fb dei devoti della Madonna della Serra. Erano presenti alla celebrazione i confratelli Ardorini ed il sindaco di Montalto Uffugo Pietro Caracciolo.
* Sacerdote e giornalista
Fonte: Parola di Vita