Belsito, celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato. Il sindaco: “accoglienza, sostegno e integrazione”
“OVUNQUE decidiamo di costruire il nostro futuro, nel Paese dove siamo nati o altrove, l’importante è che ci sia sempre una Comunità pronta ad accogliere, proteggere, promuovere e integrare tutti, senza distinzione e senza lasciare fuori nessuno”. E’ solo una parte del messaggio pronunciato Santo Padre lo scorso 11 maggio in occasione della 109^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Anche in un angolo di Calabria, a Belsito, nel Savuto, da anni si celebra la Festa dell’Accoglienza. Due giorni in cui Amministrazione comunale e cooperativa sociale Atlante (ente gestore del Progetto <il Filo dell’Accoglienza>) si ritrovano e danno vita a una serie di eventi dove protagonisti sono i minori stranieri e le loro famiglie. Già integrati nella Comunità, gli ospiti frequentano le scuole partecipando attivamente al quotidiano vivere del paese. Nei giorni scorsi, in diversi momenti e location, si sono raccontati: in contrada Surda, nell’ambito della storica fiera che rievoca tradizione e socialità, hanno dato vita ad una mostra di dipinti. Gli elaborati sono stati prodotti dai ragazzi del Centro Sai di Grimaldi in collaborazione con l’artista ucraina Kristina Sadyhova del centro di Belsito. I giovani hanno recitato anche una serie di poesie racchiuse in momento intenso ed emozionante dal titolo “Nel mondo c’è posto per tutti”. L’iniziativa è stata riproposta nel centro storico. I dipinti sono stati collocati nella sala consiliare di Palazzo De Bonis, le poesie, invece, nella piazza Municipio tra giochi e animazioni. “Belsito è da sempre un paese accogliente. Già dal 2016 ha accolto tantissime famiglie. L’integrazione è stata naturale, l’accoglienza altrettanto. Partendo dai più piccoli l’insegnamento più grande: realmente nel mondo c’è posto per tutti”. Per il sindaco Elvira Cozza “in queste due giornate è stato emozionante vedere i sentimenti profondi espressi attraverso un insieme di colori. Un rifugiato non racconta solo una storia di fuga ma, soprattutto, una storia di resilienza e di speranza, di forza e di coraggio. A loro va dato sostegno e protezione. Continueremo a dare accoglienza e valorizzare il lavoro fatto da ospiti ed operatori”. Dunque non solo la celebrazione della Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento sancito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ma tanta sensibilità che dura da tempo e che guarda al domani come Comunità multietnica.
(Massimiliano Crimi)
Fonte: Parola di Vita