La storia di Rodolfo Fuoco: da Buenos Aires a Saliano per vedere il luogo dove è nato il padre Rosario
UN VIAGGIO sognato, atteso, voluto, per ritrovare le proprie radici. L’aspirazione di ogni emigrato, di chi ha varcato confini, superato oceani per approdare in regioni lontane, sconosciute, alla ricerca di condizioni di vita migliori. Rodolfo Fuoco è giunto in Italia dopo tredici ore di volo proveniente dall’Argentina, assieme a parte della famiglia. Un tour che lo ha portato in diverse località d’arte e turismo (Cinque Terre, Firenze, Roma e Costiera Amalfitana) prima dell’ultima tappa alla pendici della Sila, nel piccolo borgo di Saliano, in cui è cresciuto il padre Rosario prima di trasferirsi nella terra dei gauchos. Una esperienza toccante fra stradine di montagna, orti e case antiche. Un impatto fisico (ed emotivo) disorientante rispetto alla realtà della Grande Buenos Aires coi suoi 18 milioni di abitanti, i 48 barrios, le immense avenida e la sterminata e fertile Pampa. Rodolfo è arrivato a Rogliano accompagnato dalla figlia Daniela. “Eravamo molto entusiasti di vedere il posto – ha affermato quest’ultima – e non abbiamo smesso di fotografare ogni angolo.
E’ stato come fare un viaggio indietro nel tempo immaginando i miei nonni che vivevano li e facevano lunghi chilometri per vendere quello che producevano”. I due italo-argentini hanno sostato intrattenendosi con alcune donne del posto, ricordando circostanze, date e persone. Un incontro che permesso un flash-back di forte intensità emotiva. “La felicità di mio padre – ha aggiunto Daniela – è valsa lo sforzo di questo viaggio. E’ stato un sogno per lui e un momento speciale per me. L’opportunità di conoscere le origini, l’identità”. Nato il 12 ottobre 1900, il nonno Rosario Fuoco ha lasciato l’Italia il 20 novembre 1924. Si è imbarcato sulla nave <Conte Rosso> dal porto di Genova alla volta della capital federal, dove ha vissuto (Villa Bosch) lavorando prima come contadino, poi in una impresa edile. Sposato con la compaesana Elvira Aiello (che lo ha raggiunto il 17 maggio 1937) e dalla quale ha avuto quattro figli (Francisca, Francisco, Angel e Rodolfo), si è spento l’8 marzo 1971. Una pagina di Memoria del Savuto, una storia da raccontare.
(Gaspare Stumpo)
Fonte: Parola di Vita