Rogliano. Mercato domenicale, l’Associazione Nazionale Ambulanti scrive al sindaco

IL PRESIDENTE dell’Associazione Nazionale Ambulanti di Cosenza, Mario Pino, ha scritto una lettera al sindaco di Rogliano, Giovanni Altomare, per avviare un confronto costruttivo sulla riapertura del mercato domenicale. Che dovrebbe avvenire secondo le prescrizioni contenute nelle disposizioni di Governo in rapporto alla Fase 2 ma con accorgimenti meno rigidi per quanto concerne la disposizione e l’esposizione dell’area di vendita fatte salve, ovviamente, le misure di sicurezza e l’utilizzo di dispositivi anti contagio. Nella missiva, infatti, Pino ha espresso ciò che a suo parere sono le caratteristiche di un mercato “all’aperto” in confronto ad un centro commerciale “al chiuso”. Fiere simili alle vie dello shopping rispetto alle quali “le nostre bancarelle – ha scritto – sono ancor di più sicure dei negozi di tali vie. Comprendiamo – ha poi aggiunto – che sarà fondamentale il distanziamento sociale che ogni cittadino sarà tenuto a rispettare ed in merito a ciò non possiamo non riconoscere la responsabilità che i cittadini calabresi stanno dimostrando. In caso contrario – ha proseguito il presidente di Ana Cosenza – il perdurare del contingentamento, non risulterebbe economicamente sostenibile, soprattutto per il settore non alimentare, che vive notoriamente del passaggio naturale delle persone”. In conclusione, dunque, Mario Pino ha espresso alcune considerazioni logistiche rispetto alla organizzazione dell’area mercantile ed alla disposizione delle vie di afflusso e deflusso. “La necessità di tornare a lavorare in sicurezza è inderogabile ma altrettanto improrogabile è la necessità di adottare delle misure economicamente sostenibili per una categoria ormai stremata”. Il mercato domenicale di Rogliano, ricordiamo, è tra i più longevi tra gli avvenimenti fieristici all’aperto. Un appuntamento settimanale che rappresenta un momento importante per quanto riguarda il commercio e l’economia locale ma anche un’opportunità per la spesa dei cittadini delle Comunità che fanno riferimento alla “cintura” dell’Alto Savuto.

(Gaspare Stumpo)

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