Mangone, successo per il ricco cartellone di “Ricoglitive”
SEPPUR già in archivio della manifestazione <Ricoglitive> (ritornate, ritroviamoci) dedicata ai mangonesi e ai calabresi sparsi in Italia e nel mondo, è doveroso evidenziarne il successo. Se qualcosa funziona nei nostri luoghi, nella Valle del Savuto, è perché una squadra, tanti volontari hanno “giocato” di sinergia e di impegno. Con il sostegno dell’Amministrazione comunale, che ha saputo credere nelle idee facendo prendere forma al progetto. Dall’evento culturale, con palcoscenico il centro storico, due giorni per promuovere le attività locali, intrattenere e incuriosire, divertire, sorprendere.
Migliaia le presenze. Interessanti il trekking urbano, il teatro popolare per narrare storie e personaggi, la mostra fotografica che ha messo in luce ricordi ed emozioni d’un tempo. Foto che ricordano i tanti emigrati in cerca di fortuna, lo spopolamento dei paesi ma anche il sacrificio e l’alta professionalità dei <vanghieri>, uomini che con la loro attività hanno bonificato diversi luoghi della regione e delle vicine Campania e Puglia. Un evento per tutti. Bambini e adulti nello stesso luogo per tante attività. Colori, cartoni, disegni, magia degli artisti di strada, show coking per palati sopraffini, percorsi culinari. Spazio all’allegria, alla musica, al lasciarsi andare per vivere il momento nella serenità. Lungo il centro storico, al calar del sole, tre piazze e svariati generi musicali per ascoltare, cantare, ballare. Nella parte alta del paese panoramica sui tetti dal sagrato della chiesa di San Giovanni Evangelista: un momento memorabile grazie ai talentuosi Daniel Cundari e Daniele Franco. Il dialetto, le espressioni, il suono che appartiene a questi luoghi, accarezzato dalla musica, da una semplice chitarra, da ripetere, da rivivere. Ed ancora la mostra “N’escimu a jocà” di Mario Spada, artista nato a Mangone, Comunità con cui mantiene uno stretto legame sentimentale. Antichi giochi dai tanti colori, dalle diverse dimensioni insolite su carta o tela, lavorazioni proprie, perfezionate nel tempo come lo stesso artista ha raccontato. Questo e tanto altro in <Ricoglitive>, uno spazio, un evento da ripetere.
(Massimiliano Crimi)
Fonte: Parola di Vita