Parenti, nuova protesta sulla strada provinciale 242

Sp242 “la strada della vergogna”. Definita tale se si pensa al tempo trascorso in cui i cittadini di Parenti sono costretti a vivere nell’angoscia, vittime dell’incertezza, delle continue interruzioni e dei divieti di transito sulle carreggiate dell’itinerario viario che conduce in montagna e verso Cosenza. Diverse le frane che rendono questo snodo difficile da percorrere in tutta tranquillità. Un’arteria importante, un collegamento che parte da Rogliano per giungere in Sila attraversando, collegando diverse frazioni e centri abitati. Un percorso che dovrebbe permettere a residenti, studenti, professionisti, ma anche a titolari di piccole e medie imprese di raggiungere svincolo autostradale, uffici, scuole, aree commerciali e strutture sanitarie. La Sp 242, che dovrebbe passare sotto gestione Anas, è a tutt’oggi “la strada delle frane” seppur circoscritte, dei semafori, delle buche, dell’unica carreggiata in alcuni punti, e questo spaventa. “Una situazione che – fanno sapere i cittadini – se dovesse perdurare ci costringerebbe ad abbandonare il territorio, le nostre case, i nostri affetti, dislocare le nostre attività”. Nei giorni scorsi il sindaco Donatella Deposito, il vice presidente di Confapi Calabria, Francesca Benincasa, assieme ad amministratori, cittadini e associazioni del posto, sono scesi nuovamente in strada per far sentire le loro voci. Per lanciare l’ennesimo grido dall’allarme. Con loro anche Stefania Abbate, mamma della piccola Melissa bisognosa di cure, rappresentante dell’associazione “La Strada di Melissa”. Forte la protesta. Hanno chiesto ancora una volta una Sanità più vicina alle esigenze dei cittadini, una strada percorribile che non impedisca di salvare vite in caso di emergenza. Dal primo cittadino l’ennesima richiesta. Quella di “velocizzare il ritorno all’Anas visto che l’Ente Provincia di Cosenza non ha le risorse necessarie per garantire la messa in sicurezza della Sp242 e la sua manutenzione, nonostante gli sforzi profusi dall’attuale Amministrazione”. Da Parenti continuano a chiedere diritti, certezze, migliore qualità della vita. La Comunità, con l’inverno alle porte, non vuole rischiare di ritrovarsi isolata dal resto della Vallata con conseguenze sociali ed economiche significative.

(Massimiliano Crimi)

Fonte: Parola di Vita

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