Don Gaetano Mauro verso gli altari *
di Salvatore CIMINO *
LA GIOIA dei Missionari Ardorini, per il riconoscimento da parte della Chiesa della venerabilità del loro Fondatore don Gaetano Mauro, ha radici profonde e solide. È una gioia, innanzitutto, che si radica nella testimonianza autenticamente evangelica di questo sacerdote, vissuto nel secolo scorso, che ha accolto dal Signore e fatto proprio il sogno di spendere l’intera esistenza, con gli occhi e le porte del cuore spalancati sul mondo dei più dimenticati e scartati del suo tempo e della sua terra: i giovani e i contadini. È straordinario notare come, nella storia e nella testimonianza di don Mauro, s’incarnano in pienezza le parole di Papa Francesco: “La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù” (Evangeli Gaudium, 1). Ecco chi è stato don Gaetano Mauro: un uomo, un cristiano, un sacerdote che ha permesso che “la gioia del Vangelo” impregnasse in profondità ogni momento della sua esistenza, tanto da trasformarlo in uno strumento ancora vivo e fecondo di questa “gioia”. È una gioia quella dei Missionari Ardorini, inoltre, che affonda le sue radici nel tempo e nel cuore di alcuni confratelli e di tanti amici e collaboratori ardorini che con passione e generosità si sono impegnati nel lavoro di raccolta e di sistemazione degli scritti di e su don Mauro. Era il 9 maggio 2022, infatti, quando nella Cattedrale di Cosenza, alla presenza di una numerosa, gioiosa e commossa folla di fedeli, provenienti soprattutto dalle diverse comunità ardorine sparse in Italia e nel mondo, l’arcivescovo Giuseppe Agostino, di venerata memoria, apriva ufficialmente l’Inchiesta diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità di don Gaetano Mauro. È una gioia, infine, quella dei Missionari Ardorini che vuole essere la gioia di tutti quelli che in un modo o in altro hanno avuto, hanno e avranno la grazia di incrociare il loro cammino con quello di don Gaetano Mauro e che oggi, a partire dalle missioni ardorine in Italia, Canada, Colombia, India e Tanzania, con cuore grato, accolgono il dono del riconoscimento della da parte della Chiesa della eroicità delle virtù cristiane vissuta da questo sacerdote calabrese, conosciuto e riconosciuto come l’apostolo dei giovani e dei contadini.
*Superiore Generale dei Missionari Ardorini
Fonte: Parola di Vita