Ricevuta a Palazzo dei Bruzi la studentessa cosentina insignita della medaglia di “alfiere del lavoro”
La Commissione Istruzione di Palazzo dei Bruzi, presieduta dalla consigliera Chiara Penna, ha ricevuto la studentessa cosentina Ludovica Pantusa che nelle scorse settimane è stata insignita al Quirinale, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della medaglia di “alfiere del lavoro”, attribuita ai 25 migliori studenti d’Italia. Il riconoscimento è stato consegnato a Ludovica Pantusa, diplomatasi nella scorsa estate al Liceo Scientifico “Fermi” di Cosenza, con la media del 10, nel corso della tradizionale cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai Cavalieri nominati il 2 giugno 2023. Nell’incontro a Palazzo dei Bruzi con la commissione Istruzione, Ludovica Pantusa era accompagnata dalla dirigente scolastica del Liceo Scientifico “Fermi”, dott.ssa Rosanna Rizzo. Alla studentessa cosentina la Commissione Istruzione, a partire dalla presidente Chiara Penna, ha rivolto un sentito ringraziamento per aver rappresentato Cosenza e la Calabria nel prestigiosissimo ed autorevole contesto del Quirinale. Penna ha portato anche il saluto del sindaco Franz Caruso che, attraverso la presidente dell’organismo consiliare, ha espresso alla studentessa cosentina le sue più vive congratulazioni. A Ludovica è stato poi consegnato il sigillo della città di Cosenza con le congratulazioni della presidente Penna e degli altri consiglieri comunali intervenuti durante l’incontro: Mimmo Frammartino, Antonietta Cozza, Francesco Alimena e Giuseppe Ciacco. Unanime l’apprezzamento tributato al merito, al profitto e ai risultati conseguiti dalla studentessa del “Fermi” che ha ringraziato a sua volta commossa la Commissione Istruzione. Ludovica proseguirà ora gli studi universitari alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Catanzaro. I componenti dell’organismo consiliare le hanno augurato un buon viatico per farsi valere da protagonista nella società del futuro, al servizio della città e dei calabresi.
Fonte: Comune di Cosenza