Un laboratorio di teatro sociale rivolto a ragazzi dei quartieri popolari di Rende e Cosenza
MARTEDI’ 19 dicembre, alle 11, presso la sala stampa dell’Università della Calabria, sarà presentato “A casa il cuore della comunità”, laboratorio di teatro sociale e arti applicate tra comunità e marginalità, il nuovo progetto curato dal collettivo artistico ConimieiOcchi. In continuità con i progetti realizzati negli ultimi due anni con le donne della Casa Circondariale di Castrovillari, l’iniziativa è rivolta ai minorenni di alcuni quartieri popolari dell’area urbana di Rende e Cosenza. Il progetto nasce, infatti, dal bisogno emerso durante momenti di osservazione e monitoraggio dei laboratori teatrali svolti nella Casa Circondariale di Castrovillari – sezione femminile. Il tema più caro alle detenute era la relazione con i propri figli e l’impossibilità ad avere un contatto costante con loro. Scaturiva da ciò una complessa moltitudine emozionale, che grazie al teatro ha trovato la strada della trasformazione e consapevolezza. Da ciò ConimieiOcchi ha iniziato ad interrogarsi sulla necessità di lavorare con quei minori coinvolti in processi emotivi e sociali non facili da elaborare, in contesti urbani marginali, fuori dalle mura carcerarie.
L’obiettivo di “A casa il cuore della comunità” è quello di creare uno spazio di sperimentazione sociale e artistico, per sviluppare il senso di comunità e consapevolezza personale e collettiva, attraverso diversi laboratori creativi, distinti e complementari. Ovvero, il laboratorio di teatro con ragazze e ragazzi “Alla scoperta del tesoro della nostra comunità” che si configura come un piccolo viaggio di scoperta partendo dalla creazione del gruppo, il gioco, lo spazio magico del teatro, la ricerca delle storie, la scrittura creativa al fine di realizzare una performance finale da condividere con la comunità. Il “laboratorio di teatro sociale dedicato ai genitori”, finalizzato ad aprire uno spazio creativo e riflessivo sulle dinamiche genitoriali, attraverso il gioco, tecniche di teatro sociale, consapevolezza del sé e momenti di condivisione collettiva. E ancora, il laboratorio di espressione musicale con ragazze e ragazzi dal titolo “Come suona il mondo intorno?”, un’esperienza di scoperta dei luoghi e delle storie che animano la comunità, attraverso l’esplorazione dei suoni, degli elementi naturali, degli strumenti musicali e della voce. Qui la guida sarà rappresentata da giochi esplorativi e di ascolto e infine sarà creata un’orchestra narrante che racconterà il quartiere e la comunità attraverso la musica. E, infine, il laboratorio video “Racconto il mio quartiere” con ragazze e ragazzi, percorso di avvicinamento alle tecniche multimediali per la realizzazione di piccoli video individuali e/o collettivi.
Le attività partiranno nel mese di gennaio prossimo nel cuore del quartiere Villaggio Europa di Rende, in stretta collaborazione con “La Casa dei diritti sociali”, e con Arci-Cosenza Aps, Centro Women’s Studies Università della Calabria, Polo Universitario Penitenziario-Università della Calabria, Auser di Rende.
“A casa il cuore della comunità” è co-finanziato dall’otto per mille della Chiesa Valdese. Durante la conferenza stampa di martedì verrà presentato anche il documentario del progetto “A casa: il ritorno a noi”, regia di Antonio Cuda, con la partecipazione delle donne della sezione femminile di Castrovillari e un gruppo di donne dell’Auser di Rende.