Rogliano, una fiaccolata a conclusione del “Mese di Maggio” dedicato alla Vergine

“NELLA sollecitudine di Maria si rispecchia la tenerezza di Dio. E quella stessa tenerezza si fa presente nella vita di tante persone che si trovano accanto ai malati e sanno coglierne i bisogni, anche quelli più impercettibili, perché guardano con occhi pieni di amore”. La frase di Papa Francesco rappresenta, oggi più che mai, la sintesi del pensiero con cui la Chiesa si rivolge ai fedeli per esortarli a prendere come esempio la Vergine e a imitarne le virtù in un momento triste, per diversi aspetti, della storia dell’umanità. Quello dedicato alla Madonna è il mese di preghiera e riflessione sul senso della vita, l’occasione per adottare atteggiamenti autentici traducendoli in disponibilità verso il prossimo. L’argomento è stato al centro delle meditazioni delle celebrazioni del “Mese di Maggio” curate dall’Unità Pastorale <San Pietro-Santa Lucia>, che a Rogliano, nella festa liturgica della Visitazione della Beata Vergine, si è concluso con una fiaccolata dalla chiesa di Santa Maria al duomo. Una processione molto partecipata (guidata dai sacerdoti don Serafino Bianco e don Giovanni Giordano) che ha attraversato il centro cittadino con recita del Santo Rosario e preghiera conclusiva davanti alla statua della Immacolata Concezione. “Maria si mette in cammino per far visita a Elisabetta. Non si ferma a gloriarsi di quanto è accaduto nella sua vita, va incontro alle necessità della cugina. Anche noi come Maria dobbiamo cercare i bisogni degli altri, cogliere l’aspetto particolare che il Signore, attraverso il mistero di Maria, ci vuole mostrarci. Ecco perché – ha spiegato don Bianco – veneriamo sotto tantissimi titoli  la Vergine Santissima. Perché, in ogni momento della nostra vita ci viene incontro e ci dona gli strumenti necessari per poter vivere la nostra fede”.

(Gaspare Stumpo)

Fonte: Parola di Vita

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