Rogliano, consegnate le borse di studio alla memoria di don Antonio Bartucci
IL SAPERE come fattore di crescita personale, di progresso civile, economico e culturale. Argomenti molto cari a don Antonio Bartucci, il “sacerdote-studioso” che ha fatto della conoscenza uno stimolo non solo in rapporto al processo di apprendimento e di miglioramento della qualità della vita ma anche alla ricerca della verità tra fede e ragione. Una tendenza che si è rivelata costante nell’esperienza umana e spirituale del religioso roglianese, sia come educatore-formatore sia come uomo di Chiesa. “La ragione è molto debole se non arriva a comprendere che ci sono molte cose che la trascendono” scriveva Blaise Pascal, filosofo citato molto spesso da don Antonio alla cui memoria è stata istituita una borsa di studio riservata agli allievi dell’Istituto d’istruzione superiore “Marconi-Guarasci” e a quelli dell’Istituto scolastico comprensivo. Promossa per la terza volta dalla Fondazione <Piccola Casa dei Poveri>, la partecipazione al concorso ha comportato la predisposizione di un testo argomentativo in classe e di una poesia. Il tutto incentrato sui temi dell’accoglienza, della solidarietà e della integrazione. La commissione valutatrice composta dai professori Aurora Bartucci, Antonella Bozzo, Maria Francesca Natoli, Antonio Simarco e Paola Dursi ha assegnato i premi agli studenti Maria Rosaria Nicoletti (Liceo), Giorgia Di Cursi (Medie) e Luigi Cellanetti (Elementari). Alla iniziativa hanno partecipato il sindaco Giovanni Altomare, i delegati della Fondazione, numerosi docenti, intellettuali e rappresentanti dell’associazionismo cittadino. Hanno relazionato i professori Franca Bartucci, Eugenio Maria Gallo e Sandra Bocchinfuso. L’iniziativa si è arricchita di una performance musicale degli alunni del Comprensivo guidati dal professore Carmine Altomare. Sacerdote e insegnante don Antonio Bartucci ha svolto il suo ministero nelle parrocchie di S. Stefano di Rogliano, Carpanzano, Marzi e Rogliano. Si è spento il 27 maggio 2016 all’età di settanta anni.
(Gaspare Stumpo)