Grimaldi, festa per i sessant’anni di sacerdozio don Sergio Saccomanno

di Enzo GABRIELI *

don Sergio

CELEBRATI i sessant’anni di sacerdozio di don Sergio Saccomanno. A fargli da corona diversi confratelli accompagnati dall’arcivescovo Giovanni Checchinato, i sindaci della zona e le Comunità. Presente il sindaco di GrimaldiPaolo Stilla, e gli altri componenti della neo eletta Amministrazione comunale. Presenti i sindaci dei comuni di Belsito (Elvira Cozza) e Malito (Francesco De Rosa), dove don Sergio ha svolto per anni la sua missione sacerdotale. Accanto a loro, anche il maresciallo capo della Stazione Carabinieri di Grimaldi, Luigi Francavilla. Don Sergio è nato a Grimaldi l’8 dicembre del 1936, sotto la benedizione dell’Immacolata, alla quale ha sempre attribuito una speciale protezione ed accompagnamento materno. A 26 anni, il 28 giugno, è stato ordinato sacerdote nella sua Grimaldi da monsignor Domenico Picchinenna; ha svolto il suo ministero sacerdotale prima nelle comunità di Malito e Belsito e poi nella sola Malito dove è rimasto per 50 anni. È stato insegnante di religione nelle scuole medie statali dei due Comuni dove era parroco, poi a Rogliano e quindi al liceo scientifico della cittadina roglianese formando alla vita e alla fede, come amava spesso ripetere, centinaia di giovani.

“Ringrazio il Signore per il tanto bene ricevuto, nonostante le mie fragilità ed inadeguatezze. Dio mi ha fatto tanti doni e non mi sono sentito mai solo. Anche il dono della salute, la forza e il coraggio di andare avanti” ci dice descrivendo il sacerdozio “come il dono più bello della sua vita”. Un pensiero al Signore è sempre rivolto ai giovani, che sono ricchi di potenzialità e di carismi e oggi più che mai sono tentati e in pericolo. A chi è in cammino nel sacerdozio o nella vita matrimoniale dice: “andate avanti sempre con determinazione e con fede” e a chi sente la chiamata “non avere paura di rispondere al Signore, non dite di no a Gesù perché egli è la gioia. Non temete nulla. Voglio ripetere loro quello che Gesù diceva: “alzati e cammina, seguimi. Gioite se il Signore vi chiama”. Il suo parlare, da vegliardo, è come un magnificat di lode come Maria, la Vergine che sente sempre vicino sgranando il Rosario ogni giorno e partecipando grazie alla radio e a TV2000 le celebrazioni e le preghiere che lo mettono in comunione con il mondo e la Chiesa intera. Ha sentito tanto affetto in questi giorni di festa e di celebrazione: “ringrazio tutti offrendo la mia preghiera, chiedendo scusa se ho fatto qualche errore, offrendo tutto al Signore per il bene della Chiesa e delle Comunità che ho servito ed amato”.

*sacerdote e giornalista

Fonte: Parola di Vita

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