Pedivigliano, donato al Museo diocesano il quadro di un canonico del luogo

Si è svolto presso l’Oratorio “San Filippo Neri” di Pedivigliano un convegno dedicato all’ultima acquisizione del Museo diocesano di Cosenza. L’opera oggetto della manifestazione consta del ritratto di un ecclesiastico, un canonico per la precisione, vissuto tra il 1756 e il 1824, appartenente alla distinta famiglia Burza di Pedivigliano. Il quadro è stato donato al museo cosentino da Patrizia Mastroianni, discendente per linea femminile dalla casata del religioso di cui sopra. Il convegno, svoltosi proprio nel paese d’origine del canonico Burza, ha registrato la partecipazione di un attento pubblico a dimostrazione dell’interesse e della sensibilità della popolazione locale verso le proprie radici storiche. La serata, moderata da Francesca Mansueto, si è aperta con i saluti istituzionali da Giuseppe Perri, sindaco di Pedivigliano, di Adriana Baffa in qualità di presidente del gruppo “Amici della Divina Misericordia” e di don Giuseppe Mancuso, cui va il merito della calorosa accoglienza riservata agli intervenuti e della perfetta organizzazione dell’evento che è stato preceduto da una messa concelebrata dal medesimo assieme a don Salvatore Fuscaldo nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Pedivigliano. Il primo intervento è stato curato da Francesco Paolo Dodaro, presidente dell’associazione culturale Coriolano Martirano nonché socio corrispondente dell’Accademia Cosentina e autore di pubblicazioni di taglio storicoartistico, che ha relazionato sul casato ed in particolare sulla tela del canonico Burza mettendone in risalto vari aspetti, come nel caso dello stemma di famiglia dell’ecclesiastico, non tralasciando di evidenziare l’importanza della pregevole cornice lignea del XVII° secolo che ospita il ritratto. A seguire l’intervento di Paola Mastroianni, nipote della donante, che ha posto l’accento sull’importanza del lascito al museo bruzio e su alcuni personaggi di casa Burza utilizzando memorie e ricordi familiari. Le conclusioni sono state affidate a don Salvatore Fuscaldo come direttore del Museo diocesano di Cosenza, il quale ha focalizzato l’attenzione su importanti elementi della vita del canonico Burza, desumibili da un cartiglio con testo in latino dipinto nel margine inferiore destro del quadro. In attesa di ulteriori approfondimenti di natura storica sul personaggio effigiato, la manifestazione è riuscita a riaccendere l’attenzione pubblica attorno a un “tassello” di storia locale, mettendo così in risalto l’importanza di tutelare e valorizzare il lascito culturale del passato.

Fonte: Parola di Vita

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