Cosenza, i ragazzi della “Crisalide” colpiscono ancora … al cuore!
PRESSO il Teatro Comunale “A. Rendano” di Cosenza si è esibita la “compagnia” dei ragazzi del Centro Diurno di Acri e Cosenza della “Crisalide”, proponendo uno spettacolo entusiasmante ed emozionante: Il Pullman della Vita. Lo spettacolo ha affrontato tematiche attuali, quali la violenza domestica e la discriminazione, o come il pregiudizio dei confronti dei propri simili, di coloro che attraverso i lunghi ed estenuanti viaggi di mare raggiungono le coste italiane nella speranza di trovare un mondo migliore. L’illustrazione dell’argomento è stata esplicita e toccante anche grazie all’apporto degli artisti della Scuola Danza Bolero e del Centro Artistico Musicale F. Petrasso, che hanno contribuito a rendere lo spettacolo maggiormente piacevole e fruibile. Il Pullman della vita con riferimento al vissuto della pittrice messicana Fidra Kahlo – donna rivoluzionaria e coraggiosa che si spese per l’affermazione di una società diversa, attribuendo alla donna un ruolo differente rispetto al suo vissuto – rappresenta il viaggio di ognuno di noi con le diverse fermate, che si identificano nelle tappe della vita. La partecipazione del pubblico è stata significativa, con un emotivo e dinamico coinvolgimento.
I ragazzi cavalcando il palcoscenico, seppur con iniziale timidezza, hanno dimostrato la loro bravura, avvolti leggiadri nei tanti abiti colorati, sfoderando sensibilità e spontaneità, grazie all’esperienza vissuta nell’ambito del Laboratorio Teatrale di Francesca Florio e del Laboratorio Danzamovimentoterapia. Un racconto pregno di significativi contenuti, con momenti di forte commozione, che si è trasformato in un’occasione di grande festa. Da brivido è stata la testimonianza spontanea di un protagonista di colore, ormai da anni trapiantato in Calabria, che ha raccontato con semplicità della diffidenza all’inizio manifestata dal vicino di casa per le difficoltà che la vita gli aveva presentato. E’ solo grazie alla vicinanza di attenti professionisti sanitari, in grado di sorreggere, sostenere, confortare, che echeggia nel teatro, alla fine, un epilogo di speranza . E’ un profondo senso di ammirazione quello che rimane dopo certi racconti! Chi opera nel sociale, come da anni fa la CRISALIDE, indirizzando le proprie attività alla valorizzazione dell’individuo con disabilità e alla cura del disagio giovanile, attraverso figure professionali competenti e attraverso sinergie, ormai consolidate, con la sanità pubblica locale, realizza percorsi di vita nuova, genera possibilità di cambiamento, attraverso l’impegno e il coinvolgimento di una molteplicità di persone. Un plauso e un riconoscimento va a chi attraverso il volontariato e l’associazionismo si adopera per il bene comune e delle persone piu’ fragili. La terra calabra è testimone di operosità nel campo, proprio come è accaduto ancora una volta domenica 13 ottobre nello spazio attento di un Teatro Comunale, il Rendano di Cosenza.