Turismo e cultura, un workshop a Cosenza

VIVO interesse per il workshop “Turismo culturale come problema e come progetto”, che ha presentato nella splendida sede della Biblioteca Nazionale di Cosenza alcune proposte innovative del Consorzio Universitario Humanitas in partnership con Krysopea Institute. Nel confronto a più voci, la direttrice della Biblioteca Adele Bonofiglio ha evidenziato la centralità della cultura nelle strategie di accoglienza dei flussi turistici, soprattutto in una regione che vanta una stratificazione artistica e archeologica disseminata in tutto il territorio. Roberto Bevacqua, direttore di Krysopea Institute, promotore dell’iniziativa coordinata da Mariangela Caldani, ha sviluppato un approccio antropologico ai temi in discussione, allargando la visione all’intera area del Mediterraneo, come asset strategico della nuova visione geopolitica del Terzo Millennio. Fabio Gallo segretario Generale della Fondazione Paolo di Tarso, ha sintetizzato le attività del proprio ente per la digitalizzazione dei musei e dei beni sia statali che ecclesiastici, che consente di studiare anche a distanza gli itinerari che il turista potrà poi costruirsi appena giunto nei luoghi più attrattivi. Gennaro Colangelo, direttore del Dipartimento Beni Cuturali, artistici e turistici di Humanitas, ha presentato il master in Heritage che intende costruire un focus specifico sui beni paesaggistici calabresi, in linea con i percorsi formativi di eccellenza del Consorzio come cluster di atenei e centri di ricerca. Giuseppe Ruggeri, condirettore del master in Arti Terapie, ha sottolineato l’impegno di Humanitas nella cura della persona prima ancora che della patologia, attraverso il connubio fra i centri clinici e le forme espressive che sostengono persone in stato di disagio mentale, contribuendo a bloccare la trasformazione della sofferenza in disturbo psichico.

L’assessore alla Cultura della Regione Calabria Caterina Capponi ha dichiarato che la Giunta Regionale saprà sostenere tutte le idee che intendono valorizzare i luoghi di interesse storico-culturale, sia per avviare alla formazione i giovani e le donne, sia per aprire nuove opportunità a un pubblico più ampio di quello abituato ad apprezzare soltanto il mare e le tipicità enogastronomiche.

L’on. Simona Loizzo, membro della Commissione Sanità e della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, ha tratto conclusioni molto interessanti dall’incontro multidisciplinare: la parlamentare ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, precisando che anche il comparto del turismo sanitario potrebbe rappresentare un elemento significativo di innovazione e un fattore di sviluppo economico, nel quadro di un‘accoglienza globale dei viaggiatori stranieri che mirano a un pacchetto anti ageing, capace di offrire stimolazioni motorie e cognitive a persone sane ma comunque non più giovani.

In definitiva, politica e cultura hanno concordato sulla definizione di turismo come progettualità di ampio respiro, anziché configurarlo come problema da risolvere, come avviene in altre regioni italiane.

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