Cellara: decoro cittadino, un tema che riguarda tutti *
* di Giacomo CESARIO
CHE qualcosa non funzioni nella cura del territorio comunale è palese. Cresce, voglio dire, l’erba su Largo “Agata Cesario” (nella foto, sopra) adiacente il camposanto di Cellara. Ma non è tutto. Visibili lungo le strade cittadine escrementi di cani, così come da giorni stazionano proprio dietro la Chiesa parrocchiale rifiuti ingombranti (nella foto, sotto) che la calura estiva trasforma in emergenza igienico sanitaria oltre che propagare un’immagine poco edificante del “nostro” territorio, piuttosto sgradevole agli occhi di chi ogni anno torna volentieri nel luogo in cui è nato.
Così al virus “Corona” si aggiunge altro virus che attacca l’ambiente e il paesaggio, ancora intatto per fortuna, risorsa preziosa che regala sempre dei grandi piaceri, talvolta intimi, ma potrebbe anche favorire uno stile di vita più sano.
Serve quindi adottare le dovute ed opportune misure volte a garantire il decoro cittadino e l’igiene negli spazi di pubblica fruizione, specie se intestati a ricordo di persone defunte.
Più che portare sul banco degli imputati il primo cittadino, occorrerebbe la collaborazione di tutti. E allora cosa aspettiamo? Iniziamo a rispettare il territorio comunale, raccogliendo rifiuti, riscoprendo la natura, trasformando spazi verdi strappati al cemento.
Non esistono scorciatoie per diventare dei buoni cittadini, bensì regole alle quali non è possibile derogare. Se poi riusciamo anche a vigilare, a segnalare, ancora meglio.
Seguire e far rispettare le più elementari norme di civica convivenza è tra le “doti” richieste a chi amministra la cosa pubblica, per il successo in politica, premiate poi dal voto dei cittadini.