Nolé a Rogliano: “la Comunità ha un cuore grande e desidera andare avanti”
Mons. Francesco Nolè ha presieduto la celebrazione della Messa in onore di Santa Maria che a Rogliano ha concluso il Novenario in onore della Vergine. Il rito si è svolto (domenica scorsa, ndr) presso il teatro comunale all’aperto secondo le prescrizioni anti Covid per consentire una più ampia partecipazione in sicurezza di religiosi, fedeli ed autorità. Nolè ha concelebrato assieme ai sacerdoti don Davide Gristina, don Pasquale Panaro, don Paolo Bosco e don Serafino Bianco. “La presenza del vescovo – ha ricordato quest’ultimo – è motivo di gioia per la Comunità. Una Comunità duramente provata dalla sofferenza per la pandemia. Rogliano – ha aggiunto il sacerdote – ha pagato un prezzo altissimo. Occorre ripartire con fiducia ed entusiasmo affidandoci al Signore per lasciarci alle spalle questo brutto periodo”.
Il Novenario in onore di Santa Maria si è svolto nella chiesa di San Domenico e non nella storica chiesetta del rione Cuti. Nella stessa chiesa di San Domenico l’Unità Pastorale di San Pietro – Santa Lucia ha commissionato e portato a termine (grazie alla donazione di alcuni benefattori) il restauro della sagrestia. “L’emozione è un buon segno per la ripartenza – ha detto Nolè. Vuol dire che la Comunità ha un cuore che palpita, che ama, che desidera andare avanti. Mettere tutto sotto il manto della Madonna – ha proseguito il monsignore – è la cosa migliore”. Negli ultimi mesi, ricordiamo, l’arcivescovo ha visitato più volte la Comunità di Rogliano. Nell’immediato periodo post-lockdown ha celebrato l’Eucarestia nel duomo come segno di vicinanza alla popolazione e speranza per il futuro. Al termine del rito ha benedetto le nuove aureole di corredo alla statua della Vergine con il Bambino molto cara alla devozione popolare.
(Gaspare Stumpo)
Fonte: Parola di Vita