Carpanzano, esposto il Quadro Divino in occasione della festa patronale
IN OCCASIONE della festa patronale, il 12 febbraio di ogni anno, a Carpanzano viene esposto il “Quadro Divino”. L’effige del XVI° secolo raffigurante la Vergine, che si trova collocata all’interno della grande cornice in stile barocco custodita in una cappella del Santuario delle Grazie, viene portata in processione lungo le strade e i vicoli dell’antico borgo del Savuto. La Comunità di Carpanzano è molto legata alla tradizione. Così come a Cosenza e in altri paesi del circondario, anche da queste parti viene ricordata la data del 1783 e, in segno di devozione verso la Madonna, celebrata con eventi di carattere civile e religioso. Un momento radicato nella storia e nella cultura popolare che unisce la popolazione residente e quella emigrata oltre i confini regionali. Il 5 febbraio 1783, ricordiamo, ebbe inizio in Calabria uno degli eventi più lunghi e disastrosi mai avvenuti nell’Italia pre e post unitaria. Un terremoto contraddistinto da cinque scosse fortissime e diverse centinaia di scosse minori che devastarono il territorio centro-meridionale con effetti violenti sull’ambiente, sulle infrastrutture e sulla popolazione. Una catastrofe capace di provocare circa 50.000 morti tra Calabria e Sicilia, che tuttavia risparmiò la popolazione carpanzanese. Da qui la gratitudine nei confronti della Madonna e la decisione di istituzionalizzare l’evento con una serie di iniziative a partire dalla celebrazione di un Novenario. Il 12 febbraio Carpanzano è dunque in festa. Al termine della Santa Messa solenne il “Quadro Divino” rappresentato dalla Sacra Icona rivestita della preziosa sagoma in argento (realizzata con il contributo della Comunità) viene portato in processione tra preghiere, suoni e canti religiosi. Le regole messe a punto in tempo di pandemia hanno permesso, nel 2021, la celebrazione dei riti ma in una forma partecipativa molto limitata con l’esposizione del Quadro sul sagrato della chiesa presenti, nell’occasione, il parroco don Davide Gristina e il sindaco Giuseppe Vigliaturo.
(Gaspare Stumpo)
Fonte: Parola di Vita