Santo Stefano di Rogliano, tagliati alcuni alberi all’interno della villa comunale. L’opposizione contesta
IL CONSIGLIERE di minoranza, Francesco Garofalo, ha stigmatizzato la scelta dell’Amministrazione comunale di Santo Stefano di Rogliano di abbattere alcuni alberi situati all’interno dei giardini pubblici. A giudizio del rappresentante dell’opposizione consiliare, infatti, la decisione dell’Esecutivo guidato da Lucia Nicoletti è “sostenuta da motivazioni blande e insignificanti, non rispettose dell’ambiente, della cittadinanza”. “Lo scempio consumato ai danni dei filari delle pregiate piante è visibile a tutti: con l’ordinanza sindacale – scrive Garofalo – è stato distrutto un patrimonio arboreo di inestimabile valore paesaggistico ed ecologico, edificato con cura in questi lunghi anni. Gli alberi di Cedrus Atlantica, messi a dimora nel 1983 a cura di due dipendenti comunali, godevano tutti di buona salute, erano ben saldi e radicati sul terreno, ben distanziati uno dall’altro, e il tessuto legnoso era perfetto”. Garofalo, che ha chiesto “chiarezza” sulla vicenda citando la Giornata Mondiale della Natura Selvatica, ha parlato di “patrimonio arboreo che non potrà essere più ricostruito di alto valore ecologico e culturale”. (R.S.)