Bambina di Parenti ricoverata in rianimazione. Il Savuto rivendica il Pronto Soccorso a Rogliano
MELISSA è una bellissima bambina di tre anni. Vive a Parenti, Comune della Valle del Savuto situato solo apparentemente a poca distanza dalla città di Cosenza. La piccola soffre fin dalla nascita di Leucomalacia periventricolare, un particolare tipo di lesione encefalica che determina lo sviluppo di paralisi cerebrale infantile, epilessia, ritardo dello sviluppo, disabilità dell’intelletto e disturbi della vista. Venerdì 5 novembre non sta bene. Ha una cristi epilettica, mamma Stefania le presta soccorso somministrandole il farmaco abituale. Ma il medicinale non risponde come sempre. Sono attimi concitati e la famiglia nella disperazione chiama il medico del paese, amico di tutti. Il solito angelo custode. Che, giunto sul posto, capisce la situazione: “chiamate il pronto intervento!”. Dalla postazione il personale del 118 accerta la gravità del caso e invia un’ambulanza da Rogliano. L’equipe sanitaria arrivata a Parenti non esita a trasportare la piccola al presidio “Annunziata” di Cosenza. Giunti sul posto, passati dal Pronto Soccorso, i genitori vengono avvertiti che la figlia si trova nel reparto Rianimazione. Qualcuno sembra affermare: “si è perso troppo tempo”. Ora Melissa lotta per vivere. La piccola leonessa sa lottare ma raccontare quest’ennesima storia che arriva dalle aree interne presilane, carenti di qualsivoglia salvavita, appare come l’ennesimo schiaffo a chi conosce la storia recente della Sanità calabrese. L’ambulanza è partita subito da Rogliano dove è allocato il presidio “Santa Barbara”. In questa struttura era presente un Pronto Soccorso prima e un Punto di Primo Intervento dopo. Quello che era un ospedale con attivo un servizio di emergenza-urgenza al suo interno ora non lo è più. Melissa in tempi passati sarebbe stata trasportata a Rogliano. Forse, grazie ad esso o, magari, all’azione sinergica con una postazione-ambulanza nel territorio di Parenti (presidio per servire la più ampia zona premontana e montana che fa riferimento alle contrade silane di Rogliano, Aprigliano, Marzi e Parenti) avrebbe avuto più tempo per essere soccorsa e non sarebbe finita in Rianimazione. Mamma Stefania non vuole più stare in silenzio. Per i tanti brividi di paura e l’immensa angoscia provate chiede giustizia per la sua piccola e per un intero comprensorio. Il sindaco di Parenti, Donatella Deposito, pare abbia inviato un messaggio al presidente della Giunta regionale Regione, Roberto Occhiuto, neo commissario per la Sanità in Calabria. Serve prendere decisioni grandi e coraggiose. Serve strutturare una Sanità più vicina al cittadino. Serve accorciare le distanze. Serve una viabilità più moderna, un sistema di mobilità adeguato ai territori interni, un’autostrada con regolare percorribilità, presidi di pronto intervento capaci di fornire risposte in tempi rapidi. Come nel caso di Melissa, di soli tre anni.
(Massimiliano Crimi)