Federazione Italiana Settimanali Cattolici, quattro calabresi eletti nel Consiglio nazionale
QUATTRO calabresi in Consiglio nazionale: accanto ai due delegati (Gabrieli per la Calabria e Iaria per gli esteri) sono stati eletti i due consiglieri dell’area sud: si tratta di don Davide Imeneo, direttore della testata di Reggio “L’Avvenire di Calabria” e consigliere nazionale uscente e di Saveria Maria Gigliotti, direttore di “Lamezia Nuova”. L’elezione è giunta al termine della XX Assemblea nazionale ordinaria elettiva svoltasi a Roma e dedicata al tema “La Fisc: una voce a servizio del Paese. Informazione, cultura e sinodalità”. All’apertura dei lavori è intervenuto monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei che nel suo intervento ha sottolineato quanto sia urgente rinnovare quel patto col territorio che dà ragione ad una presenza. “Se un settimanale diocesano perde il rapporto con il contesto di riferimento smarrisce completamente la sua essenza. La radicalità sta proprio nel rapporto viscerale con le Chiese locali, con i paesi, con le persone. Il nuovo patto dovrà mettere al centro anche la difesa delle donne contro ogni forma di violenza, dare voce a chi non ha voce, narrare la creatività della carità e le storie che testimoniano la sua irriducibile forza, il linguaggio come forma di incontro, la ricchezza spirituale che è sempre un guadagno, e tanto altro ancora … . Il nuovo patto che non potrà far a meno della transizione digitale per favorire il dialogo generazionale. Certamente le testate Fisc hanno una diffusione capillare in forma cartacea e il digitale è oggi una sfida”. Il delegato regionale, don Enzo Gabrieli, ai microfoni di Radio vaticana ha evidenziato che “il settimanale diocesano non è solo uno strumento di comunicazione o un giornale cartaceo ma un progetto pastorale, un ambito ecclesialenel quale annunciare Cristo con una visione che metta in sinergia tutti gli ambiti della comunicazione”. Per don Enzo si deve passare “dal cartaceo al progetto pastorale che metta insieme le forme e gli strumenti di comunicazione per un’azione pastorale di collegamento tra gli ambiti della pastorale e per comunicare quel senso di Chiesa in uscita, che legge la storia dell’uomo e sa dire una parola alla luce del cammino di fede e dell’ascolto della Parola. Lavorare in questo modo sia nelle Diocesi che in delegazione regionale è un vero e proprio cammino di tipo sinodale”.
Fonte: Parola di Vita