Marzi. Cinema, un laboratorio teorico e pratico con il Premio Oscar Mauro Fiore

“FOTOGRAFIA, foto-grafia, significa scrivere con la luce. La fotografia, il cinema, conferiscono una specie di immortalità, una preminenza alle immagini e non alla vita reale”. La frase di Marshall Mc Luhan, sociologo, e critico letterario di origini canadesi particolarmente famoso per gli studi sui mezzi di comunicazione di massa e sui condizionamenti di quest’ultimi nella società contemporanea, ben si addice all’esperienza che diversi studenti e operatori di settore hanno fatto di  <A training day whit Mauro Fiore>, che si è tenuto nei giorni scorsi presso il Casale della Cinematografia. Dieci ore di laboratorio (teorico e pratico) con un docente d’eccezione: il Premio Oscar per Avatar, Mauro Fiore. L’evento è stato promosso da Open Fields Productions in collaborazione con il Comune di Marzi, l’Italea e la Piccola Biblioteca di Cuti. La prima parte dello stage ha riguardato una disquisizione su tre scene di  <Training Day>, il film diretto da Antoine Fuqua, il cui direttore della Fotografia è stato proprio Mauro Fiore. Nel corso della sessione è stato posto l’accento sul rapporto tra vecchie e nuove tecniche di ripresa, sull’utilizzo degli apparati ottici e sulle caratteristiche relative al rapporto d’aspetto. Conseguenziale la discussione sul genere di inquadrature (campi e piani di ripresa), sugli aspetti legati alla scenografia e alla recitazione, sulle tipologie di luce e sulle scelte cromatiche. Una platea attenta e competente ha ascoltato la lezione del Premio Oscar rivolgendo allo stesso  domande sul ruolo e sulle fasi di lavoro del direttore della fotografia ma anche sul rapporto con il regista, il cast e gli altri componenti della troupe. Immancabili le domande sulle differenze tra sistemi analogici e sistemi digitali, sulla evoluzione delle apparecchiature di ripresa e proiezione delle immagini, sul processo di post-produzione. “La tecnologia – ha detto Fiore – è una possibilità per sperimentare una estetica nuova”. La seconda parte della iniziativa ha riguardato l’implementazione delle scene con la creazione del set. Con copione (di David Ayer) in lingua inglese i partecipanti hanno assistito alle operazioni che il gruppo di lavoro diretto da Fiore ha effettuato nella predisposizione della location e nelle fasi delle riprese. Protagonisti lo scrittore e performer Daniel Cundari nei panni di Ethan Hawke e il giovane ivoriano Aristid kadi nei panni di Denzel Washington. Una occasione interessante la cui buona riuscita è scaturita anche dall’impegno del sindaco Pietro Tucci, dell’assessore Lavinia Calabrese, del regista Fabrizio Nucci e del gruppo di supporto tecnico-artistico di Marzi che fa riferimento a Walter Carpino e Massimiliano Tucci.

(Gaspare Stumpo)

Fonte: Parola di Vita

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