“La Calabria continua a bruciare, quali responsabilità?” *
di Carlo GUCCIONE *
“La Calabria, purtroppo, continua a bruciare nonostante l’impegno incessante dei Vigili del fuoco, dei lavoratori AIB di Calabria Verde e della Protezione civile. Una vera catastrofe e l’emergenza di questi giorni dovrebbe farci riflettere anche su alcune scelte fatte nei mesi precedenti.
Gravi responsabilità sono anche di chi non ha fatto nulla in materia di prevenzione, come ad esempio la cura e la pulitura dei boschi, le strisce antincendio e tutto ciò che era necessario a contenere i danni provocati dai numerosi roghi di questi giorni.
L’Azienda Calabria Verde pur disponendo di 500 mila euro, stanziati nel 2018 dalla Regione, non ha provveduto all’acquisto e al potenziamento dei mezzi antincendio. Tra l’altro non si comprende perché, dopo l’annullamento della gara, non si è proceduto ad avviare le procedure per l’acquisto dei pick up.
Lo scorso mese di giugno denunciai il fatto che a distanza di un mese all’approvazione del “Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2021” gli operatori AIB non avevano ancora a disposizione i dispositivi di protezione individuale (Dpi) per svolgere il proprio lavoro in sicurezza.
Ad oggi non tutto il personale è dotato dei Dpi necessari a svolgere l’attività di estinzione degli incendi boschivi.
Calabria Verde solo in data 9 giugno 2021 ha delibera una fornitura di Dpi per gli operatori AIB di 446 paia di stivale e 446 pantaloni ignifughi senza prevedere l’acquisto degli altri Dispositivi (guanti, casco, occhiali, maschera o semimaschera con filtri idonei AIB, cinturone in cuoio o in tessuto ignifugato, etc.). L’ultimo acquisto di Dpi risale al 2014, con consegna nel 2015: non si può chiedere agli operai idraulico forestale di svolgere attività di bonifica con i dispositivi acquistati anni fa e che non rispettano più le norme della sicurezza sul lavoro.
Questo pressapochismo purtroppo oggi lo paghiamo sul campo. E mentre il commissario straordinario Giuseppe Oliva dispone con decorrenza immediata che “il personale di cantiere impegnato in attività ordinarie di forestazione sia adibito, all’occorrenza, a supporto nelle attività di bonifica degli incendi” non si pensa minimamente alla loro sicurezza. Non dimentichiamo che l’età media dei lavoratori è di 55 anni.
Nel frattempo, il ministero del Lavoro, insieme all’Inail, ha intensificato i controlli sulle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro. Controlli che ovviamente riguarderanno anche Calabria Verde e il personale di cantiere per le attività di bonifica”.