S. Stefano di Rogliano. Consiglio comunale, la minoranza si rivolge all’autorità giudiziaria
RICEVIAMO e pubblichiamo:
LA NOTIZIA era stata anticipata nel corso dei lavori dell’ultima seduta del Civico Consesso dallo stesso consigliere di minoranza. La versione ufficiale giunge comunque nel corso della Conferenza stampa del gruppo consiliare di appartenenza “Comune in Comune”, tenutasi nella splendida cornice dell’antico Palazzo Parisio. In questa circostanza il consigliere comunale, Franco Garofalo (nella foto), ha comunicato ufficialmente che i preoccupanti episodi verificatisi durante il Consiglio comunale del 30 aprile scorso sono stati denunciati all’autorità giudiziaria in quanto ritenuti altamente lesivi della libertà individuale sancita dalla Costituzione, dallo Statuto Comunale e dalle libere coscienze. “Attendiamo con fiducia – ha detto Garofalo – che la giustizia faccia il suo corso e nel rispetto della legalità continueremo a svolgere il nostro dovere di cittadini ed eletti dalla Comunità alla quale dobbiamo rendere conto del nostro operato” quali soggetti pubblici chiamati a gestire il bene comune. I consiglieri comunali di Comune in Comune, all’inizio dei lavori dell’ultimo Consiglio comunale del 30 maggio, avevano già espresso piena solidarietà al proprio collega consigliere Franco Garofalo al quale era stato imposto di interrompere bruscamente l’intervento che in quel momento stava pronunciando in favore delle consigliere assenti alla seduta in segno di protesta in quanto la Sindaca, Lucia Nicoletti, aveva continuato a negare loro la partecipazione al Consiglio da remoto, imponendo di fatto la presenza fisica. Il consigliere Garofalo per rendere dotte le consigliere era ricorso, previa informativa scritta, ad effettuare le videoriprese della seduta al fine di consentire alle stesse consigliere comunali del gruppo e non solo di seguire i lavori dalle proprie abitazioni nonché di ottemperare al dettato statutario che è quello di ” incentivare e coinvolgere il cittadino nelle scelte della vita pubblica locale”. In tal senso da tempo il gruppo consiliare conduce delle fervide battaglie all’interno del Consiglio comunale e all’esterno di esso affinché alla Comunità venga garantita una comunicazione pubblica trasparente, non manipolata o alterata per fini e interessi di parte o di gruppo. Da tempo sollecitano l’Amministrazione comunale a dotarsi di una pagina istituzionale fb cui postare le principali notizie e avvenimenti del Comune: Santo Stefano, infatti, è l’unico Comune della zona a non essere dotato di una propria pagina istituzionale fb. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’intervento dei carabinieri in Consiglio comunale del 30 aprile scorso: l’intervento che si è consumato all’interno del salone consiliare da parte dei militari, sollecitato dagli amministratori comunali, ha rappresentato – secondo quanto sostenuto nel corso della Conferenza stampa – un fatto grave, ritenuto altamente lesivo nei confronti della libertà individuale, del diritto di parola e di pensiero, del diritto di iniziativa del singolo consigliere comunale. Il bliz, mirato a interrompere l’intervento di un consigliere di opposizione che in quel momento si apprestava a manifestare piena solidarietà ai consiglieri comunali, assenti alla seduta in segno di protesta per il mancato accoglimento delle richiesta da parte della Presidente del Consiglio, di partecipare da remoto, ha suscitato sdegno, proteste e ferma condanna da parte dell’opposizione consiliare. Il gruppo consiliare “Comune in Comune” ha condannato la posizione assunta dall’Amministrazione comunale e manifestato sentita solidarietà al consigliere comunale, costretto ad interrompere l’intervento che stava effettuando nelle sue vesti di pubblico ufficiale e bloccare le videoriprese che stava effettuando al fine di consentire alle consigliere comunali assente per protesta di seguire dalle proprie abitazioni i lavori del proprio consiglio comunale. La drammatica vicenda, vissuta lo scorso trenta aprile 2021, all’interno dell’organismo democratico elettivo, riunito solo ed esclusivamente in presenza fisica, nel salone dell’ex Comunità Montana, sprovvisto di microfoni, di impianti di areazione.
Fonte: Gruppo Consiliare di minoranza “Comune in Comune” – Santo Stefano di Rogliano (Cosenza)