Mangone. Spadafora: “maggioranza con nomine a scadenza, altro che squadra coesa!”
AMMINISTRATIVE 2021 a Mangone. C’è la necessità di far chiarezza. Ancora una volta, ad un mese dallo scrutinio dei voti. Ancora una volta “forse” un passaggio (a suo dire obbligato) del consigliere Antonio Spadafora (nella foto). Dalla volontà dell’elettorato Spadafora ha ricevuto il maggior consenso in rapporto agli ambo schieramenti. Il giovane politico porta con sé un passato al fianco dell’attuale sindaco Orazio Berardi e che, per libera scelta, nell’ultima tornata elettorale ha deciso, non condividendo il nuovo cammino del gruppo “Sempre Avanti” – di aderire al nuovo progetto di “Città Futura”.
A margine del Consiglio comunale d’insediamento, in quella seduta dove sono state tracciate le linee guida per il governo cittadino 2021-2026, alcune espressioni non sono state ben comprese. “Alla luce delle dichiarazioni del capogruppo Francesco Berardi – dice Spadafora – non posso sottrarmi di fare una breve considerazione onde evitare che si cerchi di far passare la mia scelta come una decisione del tutto personale in quanto all’interno del gruppo dell’ex maggioranza non vi era nessun problema e che quindi l’unico problema ero io. Non è così! Perché i fatti sono a conoscenza dell’intera cittadinanza. Ho evitato di intervenire in Consiglio comunale – prosegue il consigliere di minoranza – in quanto si trattava della seduta di insediamento e non era il caso, ed inoltre perché pensavo che l’argomento, finita la campagna elettorale, fosse chiuso”.
Così tramite le pagine del nostro giornale spiega il suo punto di vista: “il consigliere Berardi, però, nella sua qualità di capogruppo della maggioranza ha dichiarato che il loro è un gruppo coeso e che proprio questa sua coesione insieme al gioco di squadra hanno fatto consentito la chiusura di ogni intesa compresa quella delle presenze in Giunta, vice sindaco e assessore, in soli dieci minuti. Lo stesso sindaco ha condiviso la tempistica evidenziata da Berardi nel risolvere ogni problematica affermando anche lui che si è trattato di argomenti che hanno visto l’impegno della maggioranza in pochissimo tempo, questione di pochi minuti. Testuali parole!”
“La mia risposta è obbligata – prova a spiegare l’esponente di Città Futura – perché, chiaramente, le cose non sono andate così, anzi, se il sottoscritto è andato via, l’ha fatto per la grande confusione che albergava nel gruppo nel quale era evidente l’assoluta mancanza di coesione, basti pensare, che le riunioni non venivano mai fatte al completo, ma spesso tra sindaco e singoli consiglieri comunali. I problemi degli incarichi di vice sindaco e di assessore da ricoprire in caso di vittoria nella maggioranza sono stati oggetto di diatribe politiche continue, ed il sottoscritto è stato più volte contattato insieme ad attuali assessori per individuare eventuali soluzioni, anche in assenza dell’attuale vice sindaco e in presenza dell’attuale assessore. Per non parlare del fatto che l’incarico di vice sindaco sarebbe andato al candidato più votato. Cosa che non è andata così perché tale incarico è stato affidato al candito quarto eletto e per soli due anni e mezzo”. E sull’intesa ratificata dal sindaco in merito alle nomine ai vertici comunali Spadafora evidenzia: “non si era mai verificato che un decreto di nomina degli assessori riportasse il termine di durata o ancora peggio l’indicazione del successore. Altro che una squadra coesa o che il tutto si è concluso in dieci minuti”.
Decisioni, accordi, quindi che non piacciono all’attuale minoranza ed ancor più allo stesso Spadafora che bacchetta l’attuale sindaco e tutta la maggioranza: “tutto tranne che una squadra, motivo per il quale ho deciso di andare via e per intraprendere un nuovo percorso, che mi vedrà sempre impegnato nell’interesse e nella vicinanza ai cittadini”. Antonio Spadafora non perde occasione, a fine intervista, di ringraziare quanti hanno creduto in lui. “Sono grato ai tanti che con la loro fiducia hanno voluto approvare la mia scelta di adesione alla lista Città Futura e secondo me l’eccellente risultato vuole essere una disapprovazione al comportamento tenuto da questa maggioranza nei miei confronti e di conseguenza un apprezzamento per aver condiviso il nuovo progetto politico. Il nostro – conclude Spadafora a nome di tutti i consiglieri di minoranza – sarà un ruolo attento, di controllo ma sicuramente di proposta e nell’interesse del paese, dove ci saranno cose positive li approveremo e continueremo ad essere un punto di riferimento per i cittadini a prescindere dal ruolo in Consiglio comunale”.
(Massimiliano Crimi)