Cosenza, Mazzuca a Caputo: “da che pulpito viene la predica”
“Leggendo l’astiosa nota del vicepresidente del Consiglio Regionale Pierluigi Caputo, redatta in replica alle dichiarazioni del sindaco di Cosenza, torna spontaneo esclamare ad alta voce “da che pulpito viene la predica”! Della serie: il bue dice cornuto all’asino”. Lo afferma il presidente del Consiglio comunale di Cosenza, Giuseppe Mazzuca che aggiunge: “ Tra i banchi del centrodestra, a Palazzo Campanella, c’è un fantasma, che si aggira: ed è proprio il fantasma della credibilità. Costoro non hanno detto una sola parola contro lo scellerato scippo di un milione di euro di finanziamenti Pnrr, proditoriamente perpetrato dal Governo nazionale ai danni della Calabria! Anzi, le poche voci che si sono levate, da quel versante, hanno condiviso la rapina. C’è da rimanere allibiti. E, allora, se ancora fosse in onda la trasmissione di Corrado, Caputo e i suoi sodali sarebbero i concorrenti di lusso della “Corrida”, perché sono, sul serio, dei veri e propri dilettanti allo sbaraglio. Ma la cosa terribile è che, dopo aver trascinato nel baratro la Città di Cosenza, ora stanno mandando al massacro la Regione Calabria. E, proprio nel settore della Sanità, la situazione è devastante. E’ inutile, qui, ripetere i numeri del fallimento (LEA da terzo mondo, ospedali calabresi fanalini di coda nelle graduatorie nazionali), però, a proposito della Facoltà di Medicina dell’UNICAL, perché la Regione non paga i docenti e i ricercatori universitari, omettendo di versare, da oltre sei mesi, gli importi relativi al trattamento economico integrativo? E, anche a proposito della Città unica, a prescindere dalla salomonica filippica di Caputo, che, sull’argomento, addirittura, si erge a super Cassazione, la Corte di Conti una cosa la dice a chiare lettere: ci vuole lo studio di fattibilità. Ma, da questo orecchio, il buon Caputo, finge di non sentirci”. “Buon ferragosto, vice presidente – conclude il presidente Giuseppe Mazzuca. Che il solleone Le porti buoni consigli!”.
Fonte: Comune di Cosenza