Emergenza rifiuti, parla Francesco Altomare assessore alla Tutela del Territorio di Rogliano *
* di Massimiliano CRIMI
Situazione rifiuti in Calabria. Un servizio che quando non viene espletato crea non pochi problemi. Ne abbiamo parlato con Francesco Altomare (nella foto) assessore con deleghe all’Ambiente, tutela del territorio, Tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del Comune di Rogliano. Un focus sul maggior centro della Valle del Savuto.
Grazie per aver accolto il mio invito. Subito le chiedo di conoscere le percentuali della raccolta differenziata nei primi mesi dell’anno. I dati riguardanti la percentuale di raccolta differenziata (primi quadrimestre 2020) sono stati segnati da un andamento altalenante dovuto all’emergenza Covid-19. In particolare, nel nostro Comune per le ragioni ormai note. Azioni e provvedimenti che ci hanno visti impegnati durante l’epidemia concordando con il gestore del servizio un ritiro aggiuntivo della frazione indifferenziata per i soggetti che avevano obbligo di quarantena. Quelli rientrati da altre regioni, i positivi al Covid e i loro contatti stretti. Ovviamente sono state scrupolosamente seguite le linee guida ministeriali dell’ISS, che imponevano ai soggetti in obbligo domiciliare il conferimento di tutti i rifiuti prodotti come indifferenziati. Ciò ha portato all’aumento della produzione di tale rifiuto (indifferenziato) e ad una diminuzione delle quantità differenziate con conseguente abbassamento della percentuale di RD rispetto ai mesi precedenti (la media annuale del 2019 è stata del 74 %).
-Gennaio: 77,7 %
-Febbraio: 62 %
-Marzo: 64 %
-Aprile: 67,5 %
Si tratta di risultati ragguardevoli. Per averne un’idea precisa basti pensare che il Comune di Rogliano, in una comparazione con la graduatoria Arpacal, quest’anno, risulterebbe il primo Comune (superiore ai 5mila abitanti) della Calabria per livelli di differenziata, precedendo il Comune di Cittanova. Voglio sottolineare in questo periodo di drammatica emergenza l’impegno degli operatori di raccolta del rifiuto e a quelli dello spazzamento delle strade che, con grande spirito di sacrificio, hanno continuato a rendere un servizio essenziale alla nostra Comunità. Il mio vuole essere un grazie sincero a questi nostri operatori, non solo da amministratore, ma anche e soprattutto, da cittadino colpito dal Covid che vedeva ogni mattina dalla finestra i ragazzi della Presila che raccoglievano il rifiuto regalando un sorriso alla mia famiglia.
Alcuni giorni addietro il Comune tramite il suo Assessorato ha informato i cittadini dell’impossibilità ad effettuare il servizio di raccolta della frazione organica. Scarsa disponibilità dell’impianto allo stoccaggio degli scarti della indifferenziata e organico. Ci può dare contezza della situazione attuale? Nelle scorse settimane molte Città dell’intera Provincia sono state costrette a non poter erogare un servizio giornaliero, che solitamente è efficiente (come attestano i dati). L’impianto di trattamento dei rifiuti a servizio dell’ATO Cosenza (Calabra Maceri) ancora oggi registra la criticità legata all’esaurimento delle volumetrie di abbanco, oltre i limiti consentiti, degli scarti dei processi di trattamento dell’indifferenziato e dell’organico provenienti dai Comuni. Ciò porta ad una riduzione drastica delle quantità conferibili in impianto (quasi ½ per l’organico e ¼ per l’indifferenziato della produzione di ogni Comune). Questo ha portato tutte le società di raccolta ad avere problemi tecnici sull’espletamento del Servizio PaP per l’impossibilità di scaricare regolarmente i mezzi e, quindi, procedere alle raccolte delle altre frazioni merceologiche. Per questo motivo si sono verificati, e continuano a verificarsi, i disservizi nella raccolta delle due frazioni, con cambiamento di giorno di conferimento o addirittura l’annullamento della raccolta stessa. Calabra Maceri ha fatto sapere ufficialmente che si prospettano situazioni gravi. Il che, evidentemente non dipende né dai Comuni, né dal soggetto gestore. Saremo costretti (ma speriamo di no) a subire i guasti del sistema, tanto che la Regione sta cercando di correre ai ripari. Ma manca una soluzione strategica e strutturale. Sottolineo, tuttavia, che i disagi sono stati però gestiti in maniera egregia nel Comune di Rogliano grazie soprattutto alle buone pratiche nel fare la raccolta differenziata dell’utenza roglianese (ridotto quasi di 1/3 la produzione media di indifferenziato), all’attenzione maniacale anche della società di raccolta e degli uffici comunali che hanno evitato l’accumulo di rifiuti del porta a porta nel territorio, come successo in altre città. È da precisare che il Comune di Rogliano, in qualità di componente dell’Ufficio di Presidenza dell’ATO-Cosenza, comune capo-fila dell’ARO Pre Sila, ha partecipato costantemente a tutti gli Uffici di Presidenza svolti in questo periodo di crisi e ha sempre agito nell’interesse della tutela della Salute dei cittadini, di tutti i cittadini dell’ARO, interagendo costantemente con il direttore dell’Ufficio Comune al fine di trovare le giuste soluzioni alle problematiche che si verificano quotidianamente.
È di pochi giorni fa l’ordinanza del presidente della Regione Calabria che ha individuato volumi di abbanco in discariche pubbliche, da utilizzare nel breve termine, e ha autorizzato il sovralzo della discarica privata per rifiuti non pericolosi di Crotone in località Columbra per circa 120.000 tonnellate, con una previsione di utilizzo sino al 30 giugno 2020.
Ad oggi si è in attesa dei provvedimenti degli organi competenti per la riapertura delle discariche per una temporanea soluzione al problema al fine di fronteggiare l’emergenza dovuta all’inadeguatezza strutturale e all’inefficacia del sistema di gestione dei rifiuti solidi urbani della Regione Calabria in un ventennio di commissariamento. Dobbiamo perciò aspettare fiduciosi che si dia atto ai provvedimenti dettati dalla presidente Santelli che potrebbero diventare un momento di svolta dopo anni di assoluto mutismo “selettivo”.
Quindi l’azione della governatrice Santelli è da leggersi bilanciata anche sui territori? Tengo a fare una considerazione personale sull’Ordinanza. Infatti, se da un lato è apprezzabile la posizione decisionista da parte della Regione Calabria, dall’altro lato si registra la non conoscenza di un territorio. Infatti, a ridosso dell’altopiano silano la Regione ha ordinato la riapertura della discarica di Celico con un quantitativo di circa 300 tonnellate di rifiuti al giorno che, già ora, stanno provocando disagi in termini di odori sgradevoli ai cittadini e alla viabilità. Per scelte così mirate, si deve conoscere l’assetto e la storia di un territorio che inevitabilmente è già pronto alla giusta protesta.
Rifiuti al tempo del Covid-19. Non è privo di senso accendere un focus sullo stoccaggio di mascherine, guanti e DPI che i cittadini indossano quotidianamente, ci può dare qualche buona regola da seguire? Come già ribadito, il conferimento dei rifiuti al tempo del Covid ha subito dei cambiamenti. L’Amministrazione comunale da subito ha inteso impartire le regole del corretto conferimento dei rifiuti ai soggetti in quarantena, concordando con il gestore del servizio un giro aggiuntivo di indifferenziato (sabato e martedì). Sono stati avvisati i soggetti in regime di isolamento sulle modalità da seguire, esplicitandole anche nell’ordinanza di quarantena. E’ stato comunicato loro di conferire tutti i rifiuti-plastica, vetro, carta, umido, metallo e indifferenziata nello stesso contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata nei giorni di martedì e sabato. Inoltre sui canali istituzionali sono state pubblicate le regole da seguire per i soggetti in quarantena come ad esempio, utilizzare due o tre sacchetti possibilmente resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata, fazzoletti o i rotoli di carta, mascherine, guanti, teli monouso dovevano essere gettati nello stesso contenitore per la raccolta indifferenziata ed altre indicazioni.
Comunque oltre alla gestione del conferimento dei soggetti in quarantena i dispositivi di protezione individuale vengono utilizzati da tutti e a qualcuno (forse) sfugge che nulla (ancor più i dpi) debba essere abbandonati per terra: Certo! Oggi in tv e purtroppo ma anche nelle strade dei nostri paesi si trovano a terra sia guanti che mascherine. Considero deplorevoli i comportamenti di “persone” incuranti di tutto quello che sta succedendo. Gettarli a terra è un gesto incivile, già disdicevole quando non c’è una situazione come quella attuale, ma da irresponsabili nel pieno di un’epidemia. Tutto questo è disarmante. I gesti avventati di pochi rischiamo di mettere in pericolo la salute di tutti, specie dei vicini. Guanti e mascherine, vanno maneggiate il meno possibile senza toccare le parti esterne. Vanno, dunque, gettati nell’indifferenziato (tranne nel caso dei guanti in Pvc) dopo l’uso.
Strade secondarie ancora oggi risultano essere pattumiera d’inciviltà. Oltre a condannare chi si rende attore di abbandono rifiuti in aree verdi lato strada, l’Amministrazione di Rogliano ha in campo progetti per una maggiore repressione? Continuiamo a parlare di scarso senso civico di pochi. La generalità dei cittadini collabora encomiabilmente. Attraverso l’ausilio del corpo di Polizia municipale sono già stati debellati fenomeni di abbandono di rifiuti su alcune strade del nostro Paese. Infatti, gli agenti di Polizia municipale ogni giorno controllano il territorio nei punti più esposti a questi fenomeni, non solo segnalando la criticità ma facendo appostamenti per cogliere in flagranza i più indisciplinati. Con la Società Presila siamo intervenuti per avviare situazioni di ripulitura in diverse zone del nostro territorio, anche grazie alle segnalazioni dei cittadini che ormai sono diventati delle vere e proprie “sentinelle ambientali”. Non meno di un anno fa un’operazione tra il Comune di Rogliano e l’azienda Calabria Verde, ha visto gli operai dell’azienda regionale intervenire sul nostro territorio per la pulizia di alcuni tratti di alveo fluviale, al fine di garantire la sicurezza idraulica dei territori. L’azienda ha realizzato una serie di interventi nei punti strategici del territorio del Comune di Rogliano. Anche da questa operazione, si è avuto contezza dell’abitudine ormai consolidata dall’abbandono scellerato di rifiuti che arrecano danni da un punto di vista ambientale con gravi conseguenze per la qualità delle acque e problemi di deflusso.
Progetti dell’Amministrazione per arginare quantomeno il problema dell’abbandono rifiuti? Un progetto importante mirato al controllo del territorio da parte dell’Amministrazione Comunale è quello dell’installazione delle telecamere in punti nevralgici del nostro Paese, che aiuteranno a sconfiggere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti.
Grazie. E buon lavoro.