Santo Stefano di Rogliano, la minoranza chiede l’intervento del Prefetto
<< I CONSIGLIERI del gruppo di minoranza chiedono al Prefetto di Cosenza un incontro al fine di affrontare alcuni e preoccupanti “aspetti della vita gestionale e democratica del Comune di S. Stefano di Rogliano”. Nella nota viene fornito un quadro inquietante sul modo di governare la cosa pubblica in questo piccolo centro del Savuto che ha determinato un impatto negativo sulla gestione del territorio, sull’ambiente, sui servizi pubblici e sull’esercizio delle funzioni stesse del Consiglio comunale. Il gruppo consiliare “Comune in Comune”, coordinato da Ida Paola Cerenzia, composto dai consiglieri Simona Mancuso e Francesco Garofalo (nella foto), pone l’accento sul mancato rispetto delle norme che regolano la vita democratica dell’Ente, sulle vicende giudiziarie che hanno indotto la Procura di Cosenza ad aprire diversi fascicoli per reati legati all’inquinamento ambientale, ponendo sotto sequestro preventivo i precari impianti di depurazione delle acque reflue.
Nella nota si sottolinea l’incomprensibile condotta posta finora in essere dall’Amministrazione comunale, sorda a qualsiasi sollecitazione tesa a rispettare le norme procedurali e sostanziali volutamente infrante per come rilevato dalle contestazioni dell’Anticorruzione Nazionale, contenute nel provvedimento emesso dall’Anticorruzione Nazionale a conclusione del procedimento avviato per l’affidamento del servizio pubblico relativo all’asilo nido di Vallegiannò. Non essendoci stata alcuna possibilità di instaurare un dialogo istituzionale nemmeno in questo periodo di emergenza Covid-19, improntato al rispetto dei diritti della minoranza consiliare, la stessa ha disertato l’ultima seduta consiliare, fornendo per iscritto la volontà di sottoporre all’attenzione del Prefetto le vicende che stanno caratterizzando il modus operandi dell’Amministrazione Nicoletti, incentrato sul mancato rispetto dei ruoli istituzionali, sulle norme statutarie e regolamentari e sul ruolo assegnato dagli elettori a tutti i consiglieri comunali. I richiedenti manifestano viva preoccupazione di fronte alla mancata adozione di misure idonee atte a rimuovere, sanare e rendere trasparente quegli atti e procedimenti ritenuti non conformi alle normative vigenti in materia. “Essendo rimaste inevase le nostre legittime e reiterate richieste avanzate nei confronti dell’Amministrazione comunale, abbiamo inteso richiedere al Prefetto di Cosenza di intervenire, utilizzando tutte le forme previste dalla legge, nella propria veste istituzionale affinché venga ripristinato un corretto equilibrio democratico tra gli organismi istituzionali del Comune, onorando i ruoli di ciascuno e rispettando – ha sostenuto Ida Paola Cerenzia nella sua qualità di capogruppo di “Comune in Comune”, la trasparenza degli atti, dei provvedimenti amministrativi e la legalità in generale>>.
Fonte: Gruppo consiliare “Comune in Comune” (S. Stefano di Rogliano – Cs)