Grimaldi, il consigliere Albo abbandona i lavori del Consiglio comunale
IL CONSIGLIERE di minoranza, Giuseppe Albo, del gruppo “Stretta di Mano”, ha abbandonato i lavori del Consiglio comunale del Comune di Grimaldi svoltosi ieri 27 ottobre 2020. Subito dopo aver reso omaggio, rispettando il minuto di silenzio, alla memoria del presidente della Regione Calabria, On. Iole Santelli, scomparsa prematuramente, si è allontanato dall’Aula.
I motivi che lo hanno costretto ad abbandonare i lavori del Consiglio comunale li ha espressi in una nota: “innanzitutto – ha affermato il consigliere Albo – la mia presenza al Consiglio comunale di oggi è dovuta al mio senso di responsabilità, non essendo stato convocato né avendo ricevuto alcuna formale notificazione in merito a questo Consiglio. Non solo non sono stato convocato – continua nella nota – secondo le modalità ed i tempi che il regolamento e le leggi in materia prescrivono ma, di conseguenza, non mi è stata data la possibilità di esaminare gli atti relativi alle questioni poste all’Ordine del Giorno”.
Sempre nella nota, scrive: “poiché oggi ci si deve esprimere, tra le altre cose, in ordine all’approvazione del Bilancio di previsione 2020/2022 non posso esimermi dal rilevare come non mi sia stata data la possibilità di esaminare l’intera documentazione. Rilevo come nella delibera di Giunta pubblicata sull’albo pretorio in data 29-09-2020, non fossero presenti gli allegati allo schema di Bilancio, per come prescritto dalla legge”. Gli allegati allo schema di Bilancio, secondo quanto affermato dal consigliere Albo “sono stati pubblicati solo in data 13.10.2020 in una prima versione e poi rimossi dal sito per essere pubblicati nuovamente in data 26.10.2020 in una versione riveduta e corretta a neanche ventiquattrore dallo svolgimento del Consiglio comunale”.
Ha poi affermato di avere le prove di quanto sostenuto ed infine ha invitato i consiglieri che “si ritengono estranei alla situazione di illegalità ad esprimere il loro dissenso, dovendosi altrimenti ritenere complici di quanto verificato”.
(Cinzia Barone)