Emergenza Covid. Il sindaco di Aprigliano apre una riflessione importante sulla certificazione dei test rapidi

EMERGENZA Covid. Il sindaco di Aprigliano, Alessandro Porco (nella foto), in una nota rivolta prevalentemente ai residenti scrive di “test rapidi e la loro certificazione”. Apre ad una riflessione significativa sia dal punto di vista sanitario, sia dal punto di vista amministrativo. Tema non di poco conto, in quanto, se nella prima fase di pandemia i cittadini interessati si rivolgevano al distretto provinciale per sottoporsi al test, attualmente, visti i tempi di risposta e l’ansia provocata dall’attesa, in molti guardano al test rapido come un primo indicatore per tracciare la presenza o l’assenza del contagio. Certo è che, vista l’impennata dei casi, le numerose segnalazioni o richieste dai territori, il lavoro delle postazioni Asp è aumentato tant’è che ad oggi il numero di tamponi effettuato o da effettuare sembrerebbe alquanto significativo. Pertanto, prelievi, analisi e comunicazione dei referti risulterebbero avere tempi importanti in rapporto alla necessità di contenere la diffusione del virus.

Ecco quanto scrive a proposito il primo cittadino di Aprigliano: “A seguito dell’episodio di Covid-19 verificatosi nel nostro territorio, è emersa, in tutta la sua evidenza, la difficoltà che le Istituzioni Sanitarie hanno nell’effettuare il classico esame attraverso il tampone rino-faringeo e, conseguentemente, a consentire agli Enti preposti l’avvio delle procedure di isolamento e tracciamento. Ad oggi, infatti, dopo circa dieci giorni dalla autodenuncia fatta dal nostro concittadino circa la sua positività al Covid-19, l’Asp non ha potuto comunicare ufficialmente il referto proprio perché processare un tampone richiede tempi troppo lunghi e i laboratori sono sovraccarichi. Ciononostante ho proceduto, consapevole dell’abuso, ma assumendomene la responsabilità, ad emanare l’ordinanza di isolamento per evitare il diffondersi del contagio. La tempestività nell’adottare i provvedimenti, in questi casi, è determinante. Per queste ragioni, ho ritenuto di interloquire con il Responsabile Covid-19 della Provincia di Cosenza il quale, condividendo le mie preoccupazioni, mi ha assicurato che è in procinto di adottare i provvedimenti per la validità dei test rapidi, a cura dei Laboratori privati, quale valido supporto per intercettare subito i focolai e procedere all’isolamento, sollevando così i laboratori ospedalieri dal sovraccarico e ad evitare ritardi nella produzione dei referti del classico tampone che richiede troppo tempo prezioso”.

(Massimiliano Crimi)

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